Morte Noa, l’Olanda non ha autorizzato eutanasia: “Si è lasciata morire di fame e di sete”

noa eutanasia L’Olanda non ha autorizzato alcuna eutanasia nei confronti di Noa.

A riferirlo è il tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni e promotore del Congresso mondiale per la libertà di ricerca e della campagna Eutanasia legale, Luca Cappato, che in un post pubblicato sulla sua pagina Facebook ha voluto chiarire ogni aspetto di questa vicenda.

Nella giornata di ieri i media di tutto il mondo avevano pubblicato la notizia della ragazza di 17 anni a cui era stata autorizzata l’eutanasia, richiesta dalla giovane a causa di profondi traumi psichici – è stata abusata sessualmente in tenera età – che le impedivano di vivere serenamente.

“I media italiani non hanno verificato. L’Olanda aveva rifiutato l’eutanasia a Noa – scrive Cappato – Lei ha smesso di bere e mangiare e si è lasciata morire a casa, coi familiari consenzienti. Si attendono smentite e scuse”.

Vaticano: “Morte Noa sconfitta per l’umanità”

Come riportato anche dall’AGI, era stata la stessa Noa a riferire che la domanda di eutanasia era stata respinta per via della sua giovane età. “Avrei dovuto prima affrontare un percorso di recupero dal trauma psichico fino ad almeno 21 anni”, le parole di Noa riportate da Cappato.

“Noa è stata ricoverata in tutti gli ospedali possibili – afferma ancora Cappato su Facebook – Addirittura per nutrirla forzatamente le è stato indotto un coma farmacologico”.

“La morte di Noa è una grande perdita per qualsiasi società civile e per l’umanità. Dobbiamo sempre affermare le ragioni positive per la vita”, il commento della Pontificia Accademia per la Vita.

Leggi NewNotizie.it, anche su Google News
Segui NewNotizie.it su Instagram