E’ stato giustiziato con un’iniezione letale un uomo che negli anni ’80 ha ucciso senza pietà tre persone. Non ha voluto chiedere scusa alla famiglia
Si è rifiutato di scusarsi con la famiglia delle persone da lui stesso uccise anche a poche ore dal giorno nel quale è stato giustiziato. Ha dell’incredibile la vicenda riguardante il triplice omicida Billie Wayne Coble, che ha trascorso 30 anni in prigione per l’assassinio, avvenuto nel 1989, dei genitori di sua moglie Robert e Zelda Vicha e del fratello Bobby, avvenuti in Texas. Tuttavia Coble, 70 anni, ha rifiutato di chiedere scusa alla famiglia delle vittime. La presentatrice di Good Morning Britain Susanne Reid lo ha incontrato e intervistato poche ore prima che gli venisse fatta l’iniezione letale, chiedendogli cosa pensasse dei suoi orribili omicidi: sorridendo, il killer ha detto, “per alcune persone è importante, per me davvero non conta più”.
L’ultima intervsita prima di essere giustiziato
Reid gli ha domandato se volesse scusarsi con la famiglia: “Ok, se vuoi che ti dia qualche tipo di scuse o qualcosa del genere, ho già detto che mi pento di quello che è successo. Ma rimpiango anche un sacco di cose nella vita”. Riguardo la condanna, quando Reid gli ha chiesto se avesse paura di morire, l’uomo ha replicato: “La morte è morte. Una persona una volta ha detto ‘è un modo orribile di morire’. Io penso invece, ‘qual è un buon modo? Potresti dirmi qual è un buon modo per morire? Chi non lascerà questo mondo? Dipende solo da quanto tempo una persona ha vissuto la sua vita, più a lungo hai vissuto, più è facile accettare la morte”. Coble è diventato il detenuto più anziano giustiziano in Texas da quando lo Stato ha reso nuovamente legali le condanne a morte, il 28 febbraio del 1982.