L’annuncio di Sea Watch: “Salvati 52 naufraghi, la guardia costiera libica non li ha soccorsi”

Sea WatchLa Ong Sea Watch ha annunciato di aver effettuato un altro salvataggio nel mar Mediterraneo e fuori dalle acque territoriali, a largo della costa libica. A bordo della loro imbarcazione ci sono adesso 52 naufraghi.

Si apre un nuovo capitolo della questione migranti e salvataggi in mare. La Ong Sea Watch, in passato più volte in conflitto con le direttive emesse dal Ministero degli Interni, ha infatti compiuto una nuova operazione di salvataggio nel Mediterraneo poche ore fa. A quanto pare, infatti, erano stati avvisati da un elicottero di ricognizione dell’avvenuto naufragio di un’imbarcazione a largo della costa libica e una delle loro navi si è recata sul posto per verificare se ci fosse bisogno di un intervento.

A rivelare questa informazione è la stessa Ong che su Twitter scrive: “Il nostro equipaggio ha da poco concluso il soccorso di 52 persone da un gommone al largo della Libia, a circa 47 miglia di Zawiya. Questa mattina, alle 9.53, L’aereo di ricognizione colibri aveva avvistato l’imbarcazione, informando le autorità competenti e la nave”.

Sea Watch: “La guardia costiera libica non è intervenuta”

In un secondo tweet, l’organizzazione umanitaria spiega che una volta giunti sul luogo si sono trovati nella necessità di intervenire, visto che la Libia non era ancora intervenuta ed i naufraghi erano in pericolo di vita: “La cosiddetta guardia costiera libica successivamente comunicava di aver assunto il coordinamento del caso. Giunti sulla scena, priva di alcun assetto di soccorso, abbiamo proceduto al salvataggio come il diritto internazionale impone”. Adesso i naufraghi sono a bordo dell’imbarcazione dove stanno ricevendo le prime cure, resta da capire dove verranno portati, visto che il primo porto sicuro sarebbe quello di Tripoli.

 

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