Matrimoni e riti bizzarri: fanno sposare due rane, nella speranza che possa piovere

L’India rappresenta uno degli stati più contraddittori del nostro pianeta. Da una parte abbiamo una nazione estremamente progredita a livello tecnologico, che sta divenendo un vero e proprio concorrente commerciale al livello delle altre superpotenze, una macchina bellica potente e capace, equipaggiata con armi e strumenti moderni.

Dall’altra arte vediamo uno stato ancora molto legato al proprio passato, con numerosi riti e credenze che per noi (in maniera sbagliata e superficiale ndr) possiamo considerare bizzarri e senza senso,legati alla loro cultura millenaria.

In questi giorni, nel Karnataka ( uno stato nel Sud-ovest dell’India con coste bagnate dal Mar d’Arabia),una delle frazioni più evolute tecnologicamente di tutto lo stato indiano,si è celebrato uno di questi riti, il cosiddetto “matrimonio delle rane”.

In periodi di siccità e di carenza di acqua, il popolo indiano, in particolar modo quelli dell’etnia Utupi, indice una vera e propria cerimonia matrimoniale aventi come protagonisti due esemplari di questi simpatici e mansueti anfibi. Durante il rito, entrambi gli animali vengono vestiti con una versione in miniatura del Mangalsutra, l’indumento induista rituale per i matrimoni. Questo lieto evento, secondo la mitologia indiana, sarebbe in grado di calmare gli dei della pioggia, in modo che essi possano concedere ai mortali le loro precipitazioni.

Lorenzo Carbone