Matteo Salvini lancia l’idea di tassare i risparmi degli italiani contenuti nelle cassette di sicurezza. Si profila all’orizzonte, quindi, una manovra che sa di “pace fiscale”
L’Italia ha bisogno di trovare denaro per far anche fronte alla difficile situazione che si è creata in Europa. Bocciata da più fronti l’idea dei minibot, la soluzione potrebbe essere quella che il PD ha già definito come una patrimoniale. Una “pace fiscale” grazie alla quale gli italiani che hanno dei soldi conservati in cassette di sicurezza potranno dichiararli al fisco e- in cambio di un pagamento di una tassa– riscattarli e utilizzarli. L’idea è stata lanciata dal Ministro Matteo Salvini durante la sua ospitata nel programma televisivo di Bruno Vespa, Porta a Porta. E, a ben vedere, non è la prima volta che il vice di Giuseppe Conte lancia una proposta simile.
Matteo Salvini vuole tassare le cassette di sicurezza, proposta similare a quella lanciata lo scorso anno
“Non parlo di soldi all’estero, se qualcuno ce li ha portati sono affari suoi, ma mi dicono che ci sono centinaia di miliardi in cassette di sicurezza, fermi. Potremmo metterli in circuito per gli investimenti. Si potrebbe far pagare un’imposta e ridare il diritto di utilizzarli”. Così Matteo Salvini, ospite da Bruno Vespa a Porta a Porta, ha parlato di una nuova, possibile imposta, che potrebbe riguardare le cassette di sicurezza degli italiani. Si tratta di una ricchezza, però definita di provenienza illegale già nel 2016 dal Procuratore Capo di Milano Francesco Greco, che si stima aggirarsi intorno ai 150-200 miliardi di euro. Un anno fa, comunque, la Lega aveva proposto un provvedimento del genere, con la flat tax al 15%-20% sul denaro non dichiarato e depositato all’estero o in Italia. Parte di quel denaro i proprietari lo avrebbero obbligatoriamente dovuto investire in titoli di Stato o Pir, ma il blocco imposto dal M5S allo scudo penale per i reati di riciclaggio e autoriciclaggio di denaro sporco ha fatto chiudere la questione con un nulla di fatto. Pare che lo stesso rischio di incappare in reati avesse fatto desistere anche il Governo Renzi dal procedere in tal senso.
Matteo Salvini vuole tassare le cassette di sicurezza, come il Ministro Tria cerca di risolvere l’infrazione in Europa
Rottamazione-ter e fatturazione elettronica: così, invece, il Ministro Giovanni Tria vuole cercare di evitare che l’Italia cada nella procedura di infrazione innescata dall’Unione Europea. La riduzione del deficit-Pil (che per ora si attesta sul 2,4%) di 0,2 punti percentuali, per tentare di arrivare al 2,1-2,2%. Si può evitare la manovra–bis, ma bisogna trovare del denaro e lo si farà attraverso un condono che si muoverà sulla rottamazione-ter e sul “saldo e stralcio”. Già interessate milioni di cartelle (9,4 milioni) di circa 1,5 milioni di contribuenti. Il Direttore dell’Agenzia delle Entrate, Antonio Maggiore, ha relazionato in Senato mostrandosi ottimista nei confronti dell’idea. Il Ministro Tria ha parlato alla Camera, affermando di poter portare sul tavolo stime più precise a fine Luglio.
Maria Mento