Interpellato a ‘1/2 h in più’ il presidente della Commissione Finanze del Senato ha detto la sua sull’Ue e su quello che dovrebbe fare Tria
“Io ministro?”. A questa domanda ha risposto il presidente della Commissione Finanze del Senato Alberto Bagnai, interpellato a
‘1/2 h in più’, sottolineando che non avrebbe a riguardo, qualora gli venisse richiesto, alcuna reticenza. In merito ad un possibile futuro in veste di ministro degli Affari Europei, Bagnai ha infatti replicato: “Per quel che ne so io, ad oggi sono fonti giornalistiche. Io in Senato sto molto bene, sto lavorando anche su temi europei, quindi non avrei particolari né reticenze né ambizioni, se mi verrà chiesto, dovesse venirmi chiesto…”. Aggiungendo inoltre: “Oggettivamente, per vicende di vario tipo, nel Governo si sono liberate alcune posizioni, quindi a prescindere del rimpasto ci sono un ministro, quello degli affari europei, e due sottosegretari, che devono essere sostituiti, e attribuibili all’area Lega”, ricordando: “Io sono entrato in politica non per affermare le mie idee ma per mettermi a disposizione”.
Bagnai sull’Ue e su Tria
Riguardo i rapporti dell’Italia con l’Unione Europea invece, il presidente è convinto che “In questo momento c’è evidentemente bisogno di creare un incidente che tenga l’Italia sotto un sostanziale potere di ricatto: ti faccio la procedura se tu non accetti una serie di cose. A questo atteggiamento ricattatorio, mafioso – ha poi aggiunto – se dovessero evidenziarsi dinamiche di questo tipo, non dico che siano di questo tipo, ma se si dovesse vedere che l’attacco al nostro paese è pretestuoso, sono il primo a dire, ma lo farebbe senza che nessuno glielo dica, che il ministro Tria opporrebbe un fermo no”.