Con un post su Facebook, Luigi Di Maio era ieri tornato a parlare della possibilità che anche in Italia entri in vigore il salario minimo (l’Italia è uno dei sei Paesi europei che ne sono sprovvisti, assieme a Danimarca, Cipro, Austria, Finlandia e Svezia)
Quest’oggi è arrivata la replica da parte dell’Ocse (l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) che si è espressa attraverso le parole dell’economista Andrea Garnero (che sul tema aveva scritto qualche giorno fa anche sul Sole 24 Ore).
Una replica che vede molte criticità nella possibilità di fissare il salario minimo a 9 euro lordi l’ora, giacché porterebbe l’Italia ad avere il salario minimo “più elevato tra i Paesi Ocse” e “anche della maggioranza dei contratti collettivi esistenti”.
Secondo Garnero, frattanto, quella di una retribuzione minima “non è la soluzione alla questione salariale italiana o ai problemi del mercato del lavoro italiano”. “E’ uno strumento legittimo, interessante, con alcune potenzialità ma anche con alcuni limiti”.