Un sopravvissuto a bordo della Sea Watch 3: “Piuttosto che tornare in Libia, preferirei morire”

Un migrante a bordo della Sea Watch 3 sopravvissuto alla traversata ha dichiarato, in un video diffuso dalla ong tedesca, che sarebbe disposto a morire piuttosto che tornare in Libia: “Coloro che ci salvano non sono criminali”.

Lo scorso 11 giugno la nave Sea Watch 3, dell’omonima ong tedesca, ha soccorso in mare ben 53 persone. La nave ora sta aspettando il responso per attraccare in qualche porto e ora è situata al largo di Lampedusa nella acque territoriali italiane.

Uno dei migranti a bordo dell’imbarcazione (Hermann il suo nome) ha commentato la situazione sua e di tutti gli altri migranti costretti a fuggire dalle loro nazioni in un video diffuso dalla ong tedesca: “Vorrei chiedere a tutti una cosa, è una domanda semplice: chi non vorrebbe essere libero nella vita? Chi vorrebbe passare la sua vita a soffrire? Se oggi ci troviamo in questa situazione non è perché vogliamo esserci, ma è perché ci troviamo costretti a farlo”.

Il migrante Hermann: “Piuttosto che tornare in Libia, preferirei morire. Preferirei dare la mia vita ai pesci piuttosto che essere nuovamente torturato”. Continua il braccio di ferro di Salvini

Hermann nel video diffuso dalla ong tedesca si è espresso con termini forti: “Piuttosto che tornare in Libia, preferirei morire. Preferirei dare la mia vita ai pesci piuttosto che essere nuovamente torturato”.

Il migrante ha parlato poi della Libia, ribadendo che Tripoli e tutti i porti libici non sono posti sicuri e nei centri di detenzione i migranti sono vittime di violenze e maltrattamenti.

Salvini si è dichiarato contrario al transito alla nave dell’organizzazione umanitaria e ha ribadito il secco no all’apertura dei porti italiani: “La nave fuorilegge per me può stare lì per settimane, per mesi, fino a Capodanno”.

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