Crocifisso in bella vista al Tg2, Serra attacca: “Non potremmo evitare per quieto vivere?”

Crocifisso in bella vista al Tg2, Serra attacca
(Screenshot Video)

Dopo aver visto la conduttrice del Tg2 sfoggiare un crocifisso per tutta la diretta, il giornalista Michele Serra ha attaccato la collega, chiedendo il rispetto per coloro che non credono o sono di confessioni differenti da quella cristiana.

Il dibattito sulla presenza in luoghi pubblici di simboli religiosi non accenna a placarsi. Il motivo di tanta animosità sulla questione è dovuta ai continui episodi che vedono presidi scolastici o dirigenti ospedalieri che talvolta ne impongono la presenza e tal volta l’assenza dalle aule e dalle stanze degli uffici pubblici. Inoltre, a gettare benzina sul fuoco, c’è anche la costante esposizione dei membri della Lega che ripetono di essere a favore del ritorno dei simboli religiosi ovunque e vorrebbero addirittura fare una legge apposita.

L’ultima puntata di questa battaglia l’ha avviata involontariamente la conduttrice dell’edizione pomeridiana del Tg2, Marina Nalesso. La giornalista infatti si è presentata in diretta con un crocifisso in bella vista, simbolo della sua fede cristiana. La dimostrazione di appartenenza alla fede cristiana non è stata presa bene dal giornalista Michele Serra, il quale in un articolo pubblicato su ‘Repubblica‘ chiede alla collega e ai dirigenti Rai di evitare un’esposizione in diretta per il futuro.

Serra attacca la conduttrice del Tg2 per il crocifisso al collo: “In Francia non sarebbe permesso”

Dopo aver introdotto la questione, l’articolista di Repubblica espone il proprio disappunto e scrive: “In Francia condurre un telegiornale con un crocefisso al collo, a meno che non si tratti di un’emittente religiosa privata con preti e suore nel palinsesto, sarebbe inconcepibile; forse anche un reato”, ricordando  inoltre come i simboli religiosi in luogo pubblico siano contro la legge.

A chiusura d’articolo, il giornalista sottolinea come non ci sia bisogno di buttarla sul legale e si limita a fare una richiesta cortese ai colleghi della Rai: “Amici del Tg2, che ne direste di sospendere almeno per i pochi minuti della messa in onda la vostra fervente battaglia? Basta infilare il crocefisso sotto la camicetta, badando che non urti il microfono”.

 

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