“Non è scientificamente possibile avere più di due generi”: studente anti-gender cacciato da scuola

Non possono esistere più di due generi sessuali, e la scienza lo dimostra. Sarebbe questo il tenore delle affermazioni di uno studente che per quanto detto si sarebbe visto cacciare da scuola

Il tabloid inglese Metro.co.uk ha raccontato la vicenda di uno studente che sarebbe stato cacciato da scuola per delle frasi pronunciate contro l’ideologia gender. Il ragazzo avrebbe detto che non si possono avere più di due generi sessuali, e che la scienza supporta questo assunto, e lo avrebbe fatto in un video girato a scuola. Nel video compare il suo insegnante, un uomo di 56 anni, che avrebbe ribattuto e successivamente lo avrebbe cacciato dalla classe. In difesa dell’insegnante è sceso, adesso, un sindacato.

Studente anti-gender cacciato da scuola, polemica tra lui e l’insegnante sui generi

Polemica, in Scozia, per quanto accaduto in un istituto scolastico dell’Aberdeenshire. Qui un ragazzo di 17 anni ha girato un video nel momento in cui il suo insegnante gli ha intimato di uscire dalla classe per delle affermazioni esternate poco prima. Il motivo del contendere tra docente e alunno era l’ideologia gender. Secondo il ragazzo è impossibile ammettere che possano esistere più di due generi al mondo. Il suo insegnante ha ribattuto che il ragazzo ha il diritto di avere le sue opinioni, ma che avrebbe dovuto tenerle per sé, ricordandogli come la loro scuola favorisca un clima inclusivo. Dopo avergli risposto, il docente lo ha invitato a lasciare la classe. “Se ho il diritto di avere una mia opinione, perché mi ha buttato fuori?, avrebbe quindi chiesto il ragazzo. Il video che ritrae il momento è stato preso in esame ma, a quanto sembra, non è stato ritenuto “probatorio” dagli altri organi della scuola: la registrazione non mostrerebbe il contesto completo nel quale è avvenuto l’incidente.

Studente anti-gender cacciato da scuola, il video che ritrae l’insegnante è finito in rete

Le polemiche su questa vicenda non hanno riguardato solo il gesto del professore ma anche quello dell’alunno 17enne. Il ragazzo ha girato quel video e poi ha lasciato che si diffondesse su internet, pubblicandolo in rete venerdì scorso. Il giovane sarebbe stato quindi rimproverato per aver pubblicato il video senza aver avuto il consenso per farlo. Un portavoce del consiglio della scuola ha dichiarato che: “Nell’ambito del nostro servizio per la parità nel settore pubblico miriamo a: eliminare discriminazioni, molestie e vittimizzazione; promuovere l’uguaglianza di opportunità tra coloro che hanno determinate caratteristiche e coloro che non le hanno, e favorire buoni rapporti tra coloro che hanno determinate caratteristiche e coloro che non le hanno. È importante comprendere il contesto di qualsiasi videoclip che sia tratto senza il consenso di una persona. Nelle nostre scuole, la promozione di buone relazioni tra gruppi diversi può essere una vera sfida, ma il nostro obiettivo è sostenere un ambiente più equo e inclusivo per tutti “.

Maria Mento

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