Giunta oggi la notizia dell’evasione del boss della ‘ndrangheta Morabito dal carcere uruguaiano in cui era recluso: l’Italia attendeva l’autorizzazione all’estradizione da due anni.
Lo scorso marzo la Corte d’Appello di Montevideo aveva confermato l’autorizzazione all’estradizione in Italia di Rocco Morabito, boss della ‘ndrangheta di 53 anni condannato a 30 anni di carcere per spaccio internazionale di cocaina catturato nel 2017, dopo 23 anni di latitanza. Prima che il trasferimento fosse definitivamente organizzato, il boss è riuscito ad evadere dal carcere con la complicità di altri tre reclusi.
A dare la notizia è stato il ministro degli Esteri uruguaiano, il quale ha spiegato che Rocco Murabito, detto ‘U Tamunga’, è riuscito a scappare dal carcere di massima sicurezza di Montevideo nella notte tra il 23 ed il 24 giugno.
Rocco Morabito, la condanna a 30 anni di carcere
Rocco Morabito è nato ad Africo, piccolo paesino in provincia di Reggio Calabria, ma la sua attività criminale si è svolta principalmente a Milano, dove è giunto quando aveva 25 anni. Nel capoluogo meneghino il boss mafioso ha assunto un ruolo preminente nell’attività mafiosa in breve tempo. Quando la polizia è giunta a formalizzare dei capi d’accusa a suo carico, l’uomo si è dato alla macchia, scappando in sud America.
Ci sono voluti 23 anni di indagini, nel corso dei quali è stato condannato a 30 anni di carcere in contumacia, per rintracciarlo e farlo incarcerare. L’arresto è avvenuto in un hotel di lusso di Montevideo, dove il boss mafioso alloggiava sotto il falso nome di Francesco Antonio Capeletto Souza e si presentava come uomo d’affari di origini italo-brasiliane.
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Davide Colono