L’uomo nel 2100? Una specie di mostro: la possibile evoluzione del corpo umano è inquietante

L'uomo nel 2100, una specie di mostroQuali saranno le evoluzioni del corpo umano nel prossimo secolo? Lo studio portato avanti da Maple Holistics, mostra uno scenario inquietante per l’uomo.

Sappiamo che in base alla teoria evoluzionistica tutte le specie, compresa quella umana, si evolvono in base alla necessità di ambientarsi e sopravvivere nell’habitat in cui si trovano. Partendo da questo presupposto l’azienda Maple Holistics ha provato ad immaginare quali potrebbero essere i cambiamenti del corpo umano nel prossimo secolo.

Tali modifiche alle nostre caratteristiche fisiche sarebbero apportate dal ruolo preminente della tecnologia nella nostra società, a causa della quale siamo costretti a posizioni innaturali e sforzi eccessivi ad alcune parti del corpo che prima venivano sollecitate in maniera del tutto differente. Per rappresentare il risultato di questo studio è stato persino creato un modello 3D dell’aspetto fisico che potremmo avere in questo futuro.

L’uomo nel 2100: l’evoluzione prevista è inquietante

Il primo cambiamento visibile nel modello 3D dei nostri successori riguarda la spina dorsale: la schiena risulta completamente curva a causa della postura assunta per le innumerevoli ore davanti ad un computer. Anche il collo cambia radicalmente: i muscoli sono più forti e l’aspetto più tozzo, causa della postura errata che molti giovani assumono per osservare lo smartphone. Cambi significativi si avrebbero pure per le mani, adunche per facilitare la scrittura sulla tastiera, e le braccia, costantemente piegate in avanti come se fossero poggiate ai braccioli di una sedia.

Il cambiamento più importante, però, riguarderebbe gli occhi. Secondo gli studiosi potremmo sviluppare una seconda palpebra per filtrare la luce degli schermi o semplicemente l’occhio potrebbe sviluppare un filtro nell’iride per evitare i danni causati dalla luce blu. La previsione, visto il risultato osservabile dal modellino tridimensionale, risulta quasi distopica. Il timore è che un simile futuro si realizzi, ultimamente le visioni inquietanti del futuro (vedi il dispositivo che comunica con i nostri cari dopo la nostra morte), sembrano realizzarsi con una puntualità inquietante.