A quasi undici mesi dalla crollo che ha causato la morte di 43 morti (oltre ad aver provocato 566 sfollati) è arrivato il giorno della demolizione definitiva di ciò che rimane in piedi del Ponte Morandi (meglio noto come viadotto Polcevera o ponte delle Condotte) di Genova.
Si tratta di uno step fondamentale nell’ottica della ricostruzione della infrastruttura, fondamentale per la viabilità del capoluogo ligure (ed in generale del nord-ovest).
Ad assistere all’implosione sono giunti il vicepremier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini e il vicepremier e ministro dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio, che ieri è tornato sulla questione della revoca della concessione ad Autostrade (questione posta in essere per la prima volta proprio all’indomani della terribile tragedia).
Demolizione Ponte Morandi in diretta, dopo i ritardi l’implosione intorno alle 9:40
Il crollo era programmato per le 9 ma alcuni ritardi fanno sì che ancora l’implosione non sia avvenuta.
Secondo indiscrezioni, a rallentare le operazioni sarebbe stato un inquilino di un abitazione in via Spaventa che non avrebbe ancora lasciato il suo alloggio. In realtà, poi, l’appartamento sarebbe stato sguarnito e nessuno si sarebbe barricato in casa. Secondo altre fonti, in un altro appartamento sarebbero stati trovati due extracomunitari ignari di quello che sarebbe dovuto accadere di lì a poco: i due sono stati fatti evacuare senza difficoltà.
In questa pagina – grazie alla diretta embeddata di LiveTeam, sempre sul pezzo quando si tratta di proporre dirette video – potete seguire l’implosione in diretta.
Secondo quanto dichiarato dall’inviato di SkyTg24, la demolizione sarebbe dovuta avvenire intorno alle 9:30 (alle 9:32, per l’esattezza), prima di un nuovo slittamento: l’implosione è prevista per le 9:40.
La demolizione di quanto rimaneva in piedi del ponte è avvenuta poco prima delle 9:40, a breve vi offriremo le immagini della spettacolare implosione.
Di seguito le prime immagini trovate su YouTube
Queste invece le immagini proposte dall’account twitter della Regione Liguria, con il video ripreso dalle telecamere fisse della Protezione Civile
#PonteMorandi Il crollo dalle telecamere fisse della Protezione Civile pic.twitter.com/lk4vcqkevL
— Regione Liguria (@RegLiguria) 28 giugno 2019
Adesso l’attenzione sarà tutta – oltre che sulla ricostruzione – sulla qualità dell’aria che sarà costantemente monitorata per verificare la presenza di eventuali polveri sottili e fibre di amianto: affinché le oltre 3400 persone costrette a lasciare le loro abitazioni situate nella cosiddetta “zona rossa” possano rientrare, la qualità dell’aria dovrà essere buona e saranno i laboratori della Fiumara a stabilirlo.
Demolizione Ponte Morandi, le reazioni politiche
Queste le prime reazioni “politiche”in seguito all’avvenuta demolizione.
Questo il tweet del Presidente della regione Liguria Giovanni Toti:
La demolizione del moncone est del #PonteMorandi ha valore simbolico: vuol dire che questo skyline che ci ricorda ogni giorno la tragedia del 14 agosto non ci sarà più e che Genova entra nel suo futuro. #genovanelcuore
➡️ https://t.co/D4nk5m7Whv pic.twitter.com/W1Ljv1Qtuk— Giovanni Toti (@GiovanniToti) 28 giugno 2019
Sul tema non poteva mancare il “cinguettio” del Ministro dell’Interno Matteo Salvini, che fa una promessa chiara ai genovesi: il ponte ricostruito entro l’anno prossimo.