Oriola Oluwaseyi, 32 anni, si fa largo tra le affollate strade di Ajegunle, un quartiere molto povero situato nel cuore di Lagos, in Nigeria.
La donna, madre di quattro figli, sta raccogliendo delle bottiglie di plastica che verranno poi usate come acconto per le tasse scolastiche della figlia di 8 anni, Rebecca, che frequenta le elementari presso la Morit International School.
Oriola è una commerciante che guadagna una cifra irrisoria dal commercio di olio per motori auto: una somma che non basta per pagare la retta scolastica.
Tuttavia, grazie a una recente partnership con Africa Cleanup Initiative (ACI), una ONG focalizzata sulla sostenibilità, la scuola della figlia di Oluwaseyi, Morit International School, accetta ora le bottiglie di plastica, dette anche bottiglie in PET, in cambio di tasse scolastiche: lo riporta la CNN.
Bottiglie di plastica riciclabili al posto delle tasse scolastiche
Attraverso un programma chiamato RecyclesPay, ACI collabora con le scuole delle comunità a basso reddito per consentire ai genitori che non sono in grado di permettersi di pagare le tasse scolastiche per i loro figli di “ovviare” sfruttando la raccolta di bottiglie di plastica.
Due volte al mese la donna si reca presso la scuola di sua figlia con sacchetti pieni di bottiglie di plastica riciclabili.
“Grazie al programma – ha poi detto Oriola – ho utilizzato i fondi che avrei speso per le tasse scolastiche per comprarle uno zaino, un nuovo paio di sandali e dei libri”.