La Cassazione ha detto no al ricorso presentato sui tagli ai vitalizi per i parlamentari. Questo in quanto tutto ciò che concerne le indennità in Parlamento non può che essere stabilito dagli organi dell’autodichia, per cui risulta fondata e legittima la decisione di decurtare il vitalizio.
Il ricorso del prof Armaroli
È risultato pertanto inammissibile il ricorso posto in essere dal professor Paolo Armaroli. Questi aveva portato la questione dinanzi al Consiglio di Giurisdizione della Camera affinché fosse riattivato il suo vitalizio da ex parlamentare decurtato del 44,41%. Nonostante la risposta picche, Armaroli ha tutte le intenzioni di proseguire portando la questione dinanzi alla Corte Costituzionale, proprio basandosi sull’argomentazione posta dai giudici per esprimere il loro diniego.
Quanto stabilito oggi rappresenta una svolta decisiva per la legittimità dei tagli. In tal verso infatti la Suprema Corte ha scritto che è “da escludere che in questa sede vi sia spazio per l’esame di una qualsiasi censura riguardante la misura e l’attribuzione degli assegni vitalizi degli ex parlamentari”.
Stando al parere dei giudici, “non si profila l’eventualità che l’organo di autodichia al quale il ricorrente si è rivolto possa non decidere la controversia e che quindi l’attività già svolta in quella sede dal ricorrente possa risultare inutile. Infatti l’esistenza di una sfera di autonomia speciale garantita alle Camere in cui va inserita l’autodichia in oggetto non esclude la legittimazione degli organi di autodichia a sollevare questioni di legittimità costituzionale delle norme di legge cui le fonti di autonomia effettuino rinvio”.
Di Maio soddisfatto del risultato
Il vicepremier Luigi Di Maio stando alla Repubblica, si è detto soddisfatto della sentenza della suprema Corte. Pertanto ha scritto sui social: “Vi ricordate il taglio dei vitalizi degli ex parlamentari che abbiamo fatto nei mesi scorsi? Qualcuno ha fatto ricorso per conservare il privilegio che percepiva ingiustamente da anni. Ma oggi è arrivata una bellissima notizia: la Cassazione ha bocciato il ricorso!. Perché sui vitalizi e sulle indennità parlamentari decidono solo gli organi dell’autodichia, a garanzia dell’autonomia del Parlamento. E gli Uffici di Presidenza delle Camere, hanno deciso di tagliare questi privilegi assolutamente iniqui. Con l’eliminazione dei vitalizi sapete quanto andremo a risparmiare? Circa 280 milioni, tra Camera e Senato, a legislatura. Soldi che invece di finire nelle tasche di pochi privilegiati potranno essere usati a favore degli italiani“.