L’Aeronautcia statunitense ha voluto avvertire chiunque, aderendo al progetto di “Storm Area 51”, abbia intenzione di attaccare la base militare
In seguito alla creazione del gruppo Facebook “Strom Area 51” e alla volontà espressa da chi sta aderendo a questo gruppo, e cioè quella di attaccare l’Area 51 per scoprire i segreti sugli alieni che la base militare celerebbe (qui il link al nostro precedente articolo sulla vicenda), l’Aeronautica statunitense ha lanciato un avvertimento all’indirizzo di chiunque sia realmente intenzionato ad attaccare la base. Ecco come un evento che sarebbe nato a mo’ di scherzo– perché così ha inquadrato la creazione della pagina lo stesso fondatore di “Storm Area 51”- rischia invece di trasformarsi in qualcosa di molto preoccupante.
L’Aeronautica statunitense a protezione dell’Area 51: “Desistete dall’attacco o ci difenderemo”
“L’Area 51 è un campo di allenamento aperto per l’U.S. Air Force e scoraggeremo chiunque provi ad entrare nell’area in cui addestriamo le forze armate americane. L’U.S. Air Force è sempre pronta a proteggere l’America e le sue risorse“. Con questa eloquente dichiarazione, avvenuta per bocca di un portavoce dell’Aeronautica degli USA, l’U.S. Air Force ha invitato a desistere dal suo intento chiunque abbia in mente di attaccare l’Area 51 il prossimo 20 settembre. La convinzione che la famosa zona militare, resa celebre anche da diverse produzioni cinematografiche incentrate sull’esistenza degli alieni, celi dei segreti sulla vita extraterrestre ha portato Jackson Barnes a creare per scherzo (o così ha dichiarato lui) una pagina su Facebook che progetti l’invasione dell’Area. Quando, però, è apparso chiaro che molte delle persone che si erano iscritte alla pagina avessero preso sul serio la cosa, è scattato l’allarme.
L’Aeronautica statunitense a protezione dell’Area 51, anche Nick Pope contro “Storm Area 51”
Anche Nick Pope, ex investigatore sugli Ufo per il Ministero della Difesa statunitense, ha condannato le intenzioni propugnate da “Storm Area 51”. “(…) Condanno assolutamente questa azione. È irresponsabile, illegale e potenzialmente pericoloso. “La violazione di una base militare è un reato federale e le persone corrono il rischio di finire in galera, di ricevere una multa e si sporcarsi la fedina penale. (…)”, ha spiegato l’esperto come si può leggere sull’articolo (qui il link utile per leggere le sue dichiarazioni integrali) di Metro.co.uk dedicato alla vicenda. Le possibilità che l’esercito possa aprire il fuoco su dei possibili assalitori dell’area militare non sono del tutto remote, e questo potrebbe trasformare in una tragedia ciò che era nato come uno scherzo da social.
Maria Mento