Bibbiano, una fiaccolata il 20 luglio per l’inchiesta “Angeli e Demoni”: “Che non si spenga l’attenzione”

Sabato 20 luglio 2019, a Bibbiano, si terrà una fiaccolata organizzata da alcuni genitori lombardi, affinché non scemi l’attenzione sull’inchiesta degli affidi in Emilia-Romagna

L’inchiesta “Angeli e demoni” sta coinvolgendo medici, politici, liberi professionisti e assistenti sociali: tutte figure coinvolte, a diversi livelli, nello scandalo degli affidi dei bambini riaffidati dopo essere stati tolti ai genitori per mezzo di raggiri. A Bibbiano, il comune in cui il sindaco è finito agli arresti domiciliari, si terrà una fiaccolata nella giornata di sabato 20 luglio. La manifestazione è stata organizzata da alcuni genitori lombardi allo scopo di non fare calare l’attenzione di media, autorità e cittadini nei confronti dell’indagine.

Fiaccolata a Bibbiano, sabato 20 luglio l’appuntamento per tenere viva l’attenzione sul caso adozioni

Una fiaccolata per tenere vive l’attenzione sui drammatici fatti che riguardano le famiglie coinvolte nell’inchiesta “Angeli e Demoni”. Diversi chiarimenti sono attesi sulla vicenda, e si spera che giungano presto. La manifestazione nazionale è stata organizzata dai genitori e si terrà a Bibbiano sabato 20 luglio, con inizio alle ore 20:00. I partecipanti si ritroveranno al Parco Manara e da lì, alle 20:30, partirà la fiaccolata che si svolgerà per circa un’ora, fino alle ore 21:30. I manifestanti attraverseranno alcune delle strade principali del centro abitato fino a giungere, in ultimo, al Palazzo Comunale. Qui fino alle 22:30 i manifestanti rimarranno in presidio.

 Fiaccolata a Bibbiano, la nota dei genitori

I genitori che hanno organizzato la fiaccolata hanno diffuso una nota, ripresa anche da La Cronaca di Roma: “Ovviamente, coscienti dei nostri limiti, non lanciamo accuse, né pretendiamo di giudicare nessuno, ma abbiamo il dovere di esprimere le nostre perplessità e il diritto di ricevere delle risposte. Se ci sono carenze legislative, difetti procedurali e insufficienze organizzative, non possono essere le famiglie a doverne pagare le conseguenze”. Per la manifestazione è stato creato anche un apposito evento su Facebook.

Maria Mento

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