Accoltellano e uccidono Carabiniere per 100 euro: due americani confessano

Il vicebrigadiere Mario Cerciello Rega (35 anni) ha perso la vita mentre stava lavorando. Il militare aveva fermato due nordafricani e uno di loro lo ha accoltellato a morte

È morto per compiere il suo dovere il vicebrigadiere Mario Cerciello Rega, pugnalato a morte questa notte a Roma, in Via Pietro Cossa. Il vicebrigadiere, in compagnia di un collega, aveva fermato due uomini nordafricani  per effettuare un controllo. I due figuravano sospetti in quanto avevano una borsa: la stessa rubata poco prima a una donna. Uno dei due sospettati ha estratto un pugnale e ha colpito il militare, ferendolo a morte. Il vicebrigadiere lascia la moglie, sposata appena un mese fa.

Carabiniere ucciso a Roma, i due nordafricani avevano rubato una borsetta

Questa notte, a Roma, una donna ha subito il furto della sua borsetta e per questo ha allertato i Carabinieri, i quali si sono prontamente attivati per recuperare il maltolto. La donna, d’accordo con i militari, ha così chiamato il suo cellulare (che era rimasto nella borsa) e ha finto di accordarsi con i ladri per riaverla indietro in cambio di denaro. Sul luogo dell’appuntamento concordato tra ladri e vittima si sono presentati, però, i Carabinieri. Scoperto che i due ladri erano due uomini nordafricani, i militari stavano procedendo con i controlli del caso quando uno degli uomini fermato ha estratto un coltello e ha pugnalato uno dei Carabinieri, uccidendolo. In questo modo stanotte, verso le ore 03:00 in Via Pietro Cossa, Mario Cerciello Rega, vicebrigadiere di 35 anni che poco più di un mese fa era felicemente convolato a nozze, è stato raggiunto da 8 coltellate. Inutile la corsa all’Ospedale Santo Spirito e il tentativo di rianimazione compiuto dai medici. Dopo l’accoltellamento, i due aggressori si sono dati alla fuga: sono attualmente in corso le loro ricerche.

Carabiniere ucciso a Roma, si cercano gli assassini di Mario Cerciello Rega: ecco l’identikit

È caccia ai due uomini- originari del Nord Africa- che stanotte, dopo un furto sgominato a Roma dai Carabinieri, hanno ucciso a coltellate il vicebrigadiere Mario Cerciello Rega. Secondo quanto riportato da La Repubblica, è stato anche diffuso un loro identikit: entrambi sono alti più o meno 1,80 metri e indossano uno una felpa nera e l’altro una felpa viola. Uno dei due fuggitivi ha i capelli con le mesh. Sull’account Facebook ufficiale dell’Arma dei Carabinieri è apparso un post di cordoglio per la morte di Mario Cerciello Rega: “Nella sua nuda essenza anche la tragedia più grande è fatta di numeri: il Vice Brigadiere Mario Cerciello Rega aveva 35 anni, era sposato da 43 giorni e 13 ne erano passati dal suo ultimo compleanno. È morto stanotte a Roma per 8 coltellate, inferte per i 100 euro che i 2 autori di 1 furto pretendevano in cambio della restituzione di 1 borsello rubato. In gergo si chiama “cavallo di ritorno”. Ma quei numeri non sono freddi: sono il conto di un’esistenza consacrata agli altri e al dovere, di una dedizione incondizionata e coraggiosa, di un amore pieno di speranze e di promesse. E la tragedia reca la cifra più alta: l’infinito. Il più vivo dolore per una mancanza che affligge 110 mila Carabinieri. Il più vivo cordoglio ai Suoi cari, che stringiamo in un immenso, unico abbraccio“.

AGGIORNAMENTO: Sono state fermate e portate in caserma due persone, sospettate di aver ucciso il vicebrigadiere dei Carabinieri Mario Cerciello Rega. Si tratterebbe di due studenti di nazionalità statunitense, e non di due persone di origine nordafricana di 20-25 anni come prima era stato dichiarato. I due – entrambi 19enni- al momento sono sospettati del furto del borsello avvenuta a Trastevere ai danni di un turista, ma per l’omicidio del vicebrigadiere non è ancora stata formalizzata alcuna accusa. Il Consolato americano si starebbe attivando portando avanti le procedure previste in questi casi.

Sono quattro in totale le persone fermate e portate in caserma per essere ascoltate dai militari. Secondo quanto riportato oggi da Open, le due persone ascoltate quest’oggi in mattinata sarebbero un albanese e un italiano. I due avevano una stanza all’hotel LeMeridien Visconti di via Cesi, allocato nella zona dell’omicidio

AGGIORNAMENTO 27 LUGLIO: I due cittadini americani avrebbero ammesso le loro responsabilità

Sarebbero, dunque, due ragazzi americani di 19 e 20 anni i responsabili della morte del vicebrigadiere dell’Arma dei Carabinieri Mario Cerciello Rega, ucciso a Roma nella notte tra il 25 e il 26 luglio. Si tratta di Christian Gabriel Natale Hjorth e Elder  Finnegan Lee  e nella stanza d’albergo dei due è stato ritrovato il coltello per mezzo del  quale uno dei due ragazzi avrebbe ucciso con 8 coltellate il Carabiniere. Ecco la ricostruzione dei fatti: Christian Gabriel Natale Hjorth e Elder  Finnegan Lee avrebbero rubato un borsello appartenente e Sergio Brugatelli. Per restituire il maltolto, i due- raggiunti da una telefonata fatta dal proprietario dello zaino verso il proprio cellulare- avrebbero chiesto di avere in cambio 100 euro e un grammo di cocaina. All’appuntamento a cui, in zona Prati, si sarebbe dovuto presentare il Brugatelli, si sono invece presentati Mario Cerciello Rega e il collega Adrea Varriale, entrambi in borghese; ciò è avvenuto dopo una segnalazione fatta ai Carabinieri dallo stesso Brugatelli. I due Carabinieri, qualificatisi come tali, hanno iniziato una colluttazione con i due, che opponevano resistenza: Cerciello con Elder Finnegan Lee e Varriale con l’altro ragazzo americano. Poi Elder Finnegan Lee avrebbe accoltellato a morte Mario Cerciello Rega, prima di darsi alla fuga insieme al suo compagno.  Numerosi indizi e testimonianze concordano tra loro e rendono grave la posizione dei due giovani.  Il decreto di fermo a loro carico, nel quale si legge che entrambi hanno ammesso le loro responsabilità per la morte del vicebrigadiere, è stato firmato dal Pubblico Ministero Maria Sabina Calabretta. Adesso i due cittadini americani sono stati accusati di omicidio e tentata estorsione (Fonte: Tiscali.it).

Maria Mento