Le impedivano di fare sesso e lei le ha uccise: mamma dichiarata colpevole del duplice omicidio delle figlie

Louise Porton, 23 anni, è la donna che è stata accusata di aver ucciso le figliolette Lexi  Draper (3 anni) e Scarlett Vaughan (17 mesi) perché le piccole disturbavano la sua vita sessuale

Le sue due figlie, due bimbe di soli 17 mesi e 3 anni di età, le avrebbero impedito di condurre una normale vita sessuale e per questo motivo lei le avrebbe uccise. La colpevole di questo atroce delitto sarebbe Louise Porton, donna di 23 anni che è stata condannata all’unanimità dalla giuria che l’ha dichiarata colpevole dopo un processo durato 5 settimane. A nulla è valsa la sua dichiarazione di innocenza:  le prove contro la donna sembrano non lasciare spazio a dubbi.  La vicenda è stata raccontata da Metro.co.uk.

Ha ucciso le figlie che le impedivano di fare sesso, la condanna di Louise Porton

Dietro il terribile duplice omicidio di Lexi Draper (3 anni) e Scarlett Vaughan (17 mesi), i giurati hanno trovato un movente agghiacciante: sarebbe stata la loro mamma, Louise Porton (23 anni), a ucciderle perché la maternità le stava impedendo di vivere la sua sessualità come avrebbe voluto. Così la giovane donna avrebbe strangolato la figlia di 3 anni, Lexi, lo scorso 15 gennaio: la piccola sarebbe poi morta dopo alcuni giorni di ricovero in ospedale. Successivamente, nella giornata del 1 di febbraio, la sorellina di Lexi sarebbe morta allo stesso modo. Sul suo corpo sono stati rintracciati segni di sanguinamento nella zona del collo. A inchiodare la madre alle sue responsabilità sono stati i comportamentiassolutamente singolari per una madre che abbia appena subito un dolore di portata simile- tenuti dalla donna subito dopo la tragedia. Mentre la piccola Lexi lottava tra la vita e la morte, Louise Porton avrebbe accettato 41 richieste d’amicizia su un’app di appuntamenti. Poi si sarebbe messa d’accordo con un uomo conosciuto su internet per avere con lui dei rapporti sessuali a pagamento. Quando la figlia è morta, la donna  stata sentita ridere nella stanza dove era stata organizzata la veglia funebre.

Ha ucciso le figlie che le impedivano di fare sesso, le scoperte della Polizia

Dopo i decessi delle piccole, la Polizia ha scoperto tramite il telefono della donna che Louise Porton aveva compiuto delle ricerche proprio in merito ai cadaveri e alla morte per mancanza d’aria o annegamento: particolari che quindi la rendevano ancora più sospetta visto che le piccole sono morte per una ostruzione deliberata delle vie aeree. Inoltre, poco prima di morire Lexi era già stata in ospedale per delle ferite al torace, ma era stata rimandata a casa dai medici. Insomma, probabilmente un primo tentativo di omicidio andato a vuoto. In quell’occasione pare che la madre, nei bagni dell’ospedale, abbia scattato una foto a se stessa mentre appariva in topless. La Birmingham Crown Court che l’ha giudicata la dichiarata “calma e priva di emozioni” dopo la morte di Scarlett, la sua secondogenita. In questa seconda circostanza Louise Porton averebbe allertato i soccorsi pur sapendo che la figlia era già morta. La donna, nonostante abbia negato il suo coinvolgimento nelle morti delle bimbe, è stata giudicata colpevole. “Le mie figlie non sono mai state un inconveniente per me e ho adattato il mio stile di vita e la mia vita personale su di loro. Non so ancora come siano morte le mie figlie o cosa l’abbia causato.“: queste erano state le sue parole.

Maria Mento