Mimmo Lucano, la malattia del padre e il suo divieto di poter tornare a Riace

Il Comitato che sostiene Mimmo Lucano, ex sindaco di Riace, chiede su Facebook che l’uomo possa tornare nel suo paese a riabbracciare il padre 93enne gravemente malato.

L’ex sindaco di Riace, Mimmo Lucano, rinviato a giudizio per abuso d’ufficio e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, torna a far parlare di sé. Il padre sta male e vorrebbe tornare a Riace per poterlo riabbracciare.

Lucano è attualmente sotto processo a Locri accusato di associazione a delinquere, truffa, abuso d’ufficio, frode in pubbliche forniture, falso e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Lucano ha l’obbligo di dimora fuori da Riace ancora per un altro anno.

Queste le parole di Mimmo Lucano: “Non firmerò nessuna richiesta per tornare a Riace. Non voglio elemosine e, soprattutto, non voglio che gli altri pensino che io, pur di rientrare nel mio paese, prenda come scusa la grave malattia di mio padre”.

Egli si dice contrario alla possibilità di un suo immediato rientro nel paese per stare accanto al padre, ma chiedo solamente di poter riabbracciare il genitore.

Mimmo Lucano, l’esilio da Riace e la malattia del padre 93enne

Il Comitato ‘Undici Giugno’ che da molto tempo sostiene la posizione di Mimmo Lucano ha diramato un appello affinché l’ex sindaco di Riace possa tornare a salutare il padre: “Suo padre sta morendo, permettete a Mimmo Lucano di tornare a salutarlo”. Gli attivisti su Facebook hanno diramato questo comunicato: “Il papà di Mimmo sta consumando gli ultimi giorni della sua vita. Crediamo che sia giunto il tempo di chiedere con forza e con tutti gli strumenti possibili la revoca dell’assurdo e giuridicamente inspiegabile esilio di Domenico Lucano”. Il Comitato sta preparando anche un appello da mandare a Mattarella.

Mimmo Lucano aveva condiviso solo con le persone care e gli avvocati il tormento della lontananza da suo padre, 93enne e malato da tempo. Solo ora con l’aggravarsi delle condizioni del padre, il Comitato ha deciso di farsi sentire e di rivendicare questa esigenza dell’ex sindaco di Riace.