Pd, Boschi: “Disposta a votare la fiducia a un governo con i 5 stelle, ma senza ruolo nel governo”. Zingaretti: “No accordicchi, governo di svolta”

La direzione del Partito democratico è concorde nel portare avanti una trattativa di governo con il M5s. Maria Elena Boschi: “Arrivato il momento dell’unità. Disposta a votare la fiducia a un governo con i 5 stelle, ma senza un mio ruolo nel governo”. Zingaretti: “Nessun accordicchio sottobanco”.

La direzione del Pd è pronto a dare la propria disponibilità a formare un governo con il M5s. In quest’ordine di idee verrebbe data piena fiducia al segretario Zingaretti per condurre la trattativa con il partito pentastellato.

Maria Elena Boschi è favorevole a un governo con i 5 stelle senza però entrare effettivamente nel governo con un ruolo da protagonista: “Arrivato il momento dell’unità. Disposta a votare la fiducia a un governo con i 5 stelle, ma senza un mio ruolo nel governo”.

Queste le parole di Matteo Richetti: “Un governo di legislatura che per prima cosa rimetta mano al decreto sicurezza-bis”.

Zingaretti: “Nessun accordicchio sottobanco. Il contratto è un errore da evitare”

Zingaretti sarebbe disposto a trattare con i 5 stelle su un progetto basato su cinque punti fondamentali che dovranno costituire la base della trattativa: “Appartenenza leale all’Unione europea; pieno riconoscimento della democrazia rappresentativa, a partire dalla centralità del parlamento; sviluppo basato sulla sostenibilità ambientale; cambio nella gestione di flussi migratori, con pieno protagonismo dell’Europa; svolta delle ricette economiche e sociali, in chiave redistributiva, che apra una stagione di investimenti”.

Questo programma potrebbe convincere i 5 stelle a un’alleanza di governo con il Pd. Zingaretti ha continuato: “È un dovere dare la disponibilità a verificare se esista la possibilità di dare vita a una nuova maggioranza parlamentare in grado di dare risposte vere e serie ai problemi del Paese. Nessun accordicchio sottobanco, non accetterò sospetti sul mio operato. Il contratto è un errore da evitare. Serve unità nel Pd, non unanimismo, mi appello alla maturità della comunità politica”.