Secondo il The Observer il premier britannico avrebbe un piano per interrompere il rinvio della Brexit prevista per il 31 ottobre
Il premier britannico ha una strategia segreta che permetta di fermare il rinvio della Brexit? Così sembrerebbe stando a quanto trapelato dai media locali: l’indiscrezione sul piano di Boris Johnson è stata lanciata dal The Observer che ha parlato di un’email scritta in questi giorni e proveniente da Downing Street, nella quale si parla della possibilità di esaminare la legalità dell’idea del premier, ovvero quella di far chiudere per cinque settimane almeno il parlamento, a partire dal 9 settembre andando di fatto a impedire il rinvio della Brexit prevista per il 31 ottobre. Boris Johnson avrebbe a tal proposito chiesto suggerimenti sull’attuazione del progetto al consulente legale del governo: fermare i lavori della Camera dei Comuni sarebbe una procedura concretizzabile con la cosidetta “proroga”, misura che soltanto i comuni, in seguito ad un ricorso dei deputati contrari alla Brexit, potrebbero riuscire a bloccare.
La reazione dei parlamentari contrari alla Brexit
Se il premier riuscisse a mettere in atto il suo piano, si verificherebbe uno slittamento dell’attività del parlamento, che rimarrebbe bloccata almeno fino al 17 ottobre, impedendo di fatto di fermare la Brexit in tempo. L’idea di Johnson ha scatenato i parlamentari contrari all’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea: ritengono infatti che interrompere i lavori della Camera dei Comuni rappresenti un vero e proprio affronto alla democrazia, un piano “oltraggioso” come lo ha definito il ministro ombra per l’immigrazione Keir Starmer. Dal canto suo il premier ha dichiarato, in occasione del vertice del G7 organizzato in Francia il 25 agosto, che vi è una “ragionevole possibilità” che un accordo di uscita porti all’uscita del Regno Unito dall’Ue il 31 ottobre.