La Crisi di Governo voluta da Salvini? “Colpa della manovra 2020”: l’analisi del Corriere

Il motivo della crisi voluta da SalviniIl motivo che ha indotto Salvini a causare la crisi di Governo? Secondo l’analisi del ‘Corriere della Sera’ è dovuto alla manovra 2020.

Intorno alle ore 20 di questa sera conosceremo l’esito del voto sulla piattaforma Rousseau e dunque se il Governo Conte bis avrà luce o se si andrà ad elezioni anticipate. Diverso è il discorso riguardante il futuro del nostro Paese, visto che i parlamentari sono stati impegnati a trovare degli accordi e la Manovra 2020 rimane ancora ferma, così come continua ad aleggiare come una spada di Damocle il rischio dell’aumento dell’Iva che PD e Movimento 5 Stelle hanno promesso di scongiurare una volta formato l’esecutivo.

Il problema esiste da prima che Salvini decidesse di sciogliere l’alleanza di governo e secondo il ‘Corriere della Sera‘ sarebbe stata proprio l’impossibilità di risolverlo senza conseguenze il motivo che avrebbe indotto il leader della Lega a puntare sulle elezioni anticipate: “Ma quel dispositivo, visto nei dettagli, fa capire perché il leader della Lega Matteo Salvini abbia deciso di aprire la crisi prima di affrontare la sessione di bilancio”.

La manovra 2020 ha spinto Salvini a causare la crisi? 

Secondo l’analisi lucida e competente fatta dal Corriere, il ministro dell’Economia uscente Giovanni Tria avrebbe già preparato una bozza della nuova Manovra che prevede un giro di vite da 15 miliardi di euro per evitare che il deficit salga sopra il 2% e comporti l’aumento dell’Iva e delle accise. Per fare questo, però, saranno necessari tagli corposi al settore ministeriale, ma anche a quello delle infrastrutture e della sanità, visto che solo una parte delle entrate proverrebbe dalla lotta all’evasione fiscale, dai tagli a sussidi nocivi per l’ambiente.

Una grana per il governo che dovrà affrontarla, visto che a causa dei tagli agli investimenti ci si ritroverebbe con un paese dall’economia immobile per circa un anno. Per evitarlo si potrebbe ignorare l’aumento dell’Iva e delle accise, ma una tale mossa sarebbe avvertita come un’ennesima pugnalata agli italiani e rafforzerebbe ulteriormente la posizione della Lega. L’unica possibilità sarebbe dunque quella di ottenere un aumento della percentuale di deficit consentita dall’Unione Europea, possibilità che è stata bocciata già lo scorso anno.