Il ruolo di Di Maio come Ministro degli Esteri continua a far discutere nel mondo: oggi in un articolo sul nuovo governo l’agenzia di stampa cinese ha palesato le proprie perplessità sulla scelta.
Il nuovo governo ha giurato al Quirinale ed è pronto a sedersi in parlamento per avviare i lavori verso la creazione della Manovra di Bilancio 2020, primo atto concreto dell’esecutivo guidato da Giuseppe Conte. Intanto continua a far discutere il ruolo affidato a Luigi Di Maio, da molti ritenuto non all’altezza per dirigere il Ministero degli Esteri. All’estero a sollevare perplessità era stata in un primo momento la cancelliera tedesca Angela Merkel, la quale avrebbe addirittura chiamato Mattarella per chiedere spiegazioni, oggi invece è l’agenzia di stampa cinese a manifestare perplessità.
In un articolo dedicato alla nuova squadra di governo, infatti, i giornalisti cinesi dedicano un paragrafo ad ogni ministro per spiegare quale possa essere il cambiamento o il giovamento nel cambio con i precedenti. L’ultimo paragrafo è dedicato interamente a Di Maio, ma quello che si legge è tutt’altro che lusinghiero.
In Cina ritengono Di Maio inadatto al ruolo di Ministro degli Esteri
Le ragioni che fanno dubitare i cinesi sulla validità della scelta di Di Maio in qualità di Ministro degli Esteri sono molteplici, nel paragrafo a lui dedicato infatti viene fatto notare: “Il 33enne Di Maio – già vicepresidente del primo governo Conte – non è laureato, ha una scarsa conoscenza delle lingue straniere, e nella sua vita pubblica ha finora mostrato poco interesse nelle questioni globali”.
Una vera e propria bocciatura per il leader del Movimento 5 Stelle che, d’altronde, in questo ultimo anno di governo non ha fatto molto per fare ricredere i cinesi. Virale la gaffe durante la visita a Shangai quando nel suo discorso ha chiamato il Presidente della Cina “Ping”.