Calciomercato, negli ultimi 10 anni il Manchester City è la squadra ad aver speso di più; al quinto posto la Juventus. La società bianconera potrebbe chiudere il bilancio 2018-2019 con un passivo di 40 milioni di euro.
Il rapporto mensile appena pubblicato dal CIES Football Observatory, ha messo in evidenza gli ultimi dieci anni di calciomercato per quanto riguarda i primi cinque campionati europei. Le squadre hanno in media quadruplicato le loro spese. Le cifre sui soldi spesi dai club dei 5 campionati più importanti (Premier League, Liga, Serie A, Bundesliga e Ligue 1), infatti, dicono che si è passati dagli 1,542 miliardi di euro spesi nell’anno 2010 ai 6,622 miliardi di euro del 2019.
La Premier League è stato il campionato a spendere di più negli ultimi dieci anni con il Manchester City in testa (1,638 miliardi): la squadra allenata da Pep Guardiola è stata anche la squadra ad aver speso di più a livello europeo. In questa speciale classifica, al secondo posto troviamo il Barcellona (1,525 miliardi) e al terzo il Chelsea (1,392 miliardi). Prima delle italiane la Juventus, quinta con 1,272 miliardi di euro spesi. Le altre italiane: decima l’Inter (968 milioni), seguita dalla Roma (895 milioni), 13esimo il Milan (853 milioni) e 19esimo il Napoli (693 milioni).
City squadra più spendacciona al mondo negli ultimi 10 anni. Al quinto posto la Juventus
C’è un altro particolare che riguarda la Juventus: la società di Torino è anche al terzo posto della classifica dei 20 club europei che nel corso del decennio hanno maggiormente incassato dalla cessione dei propri calciatori (ben 787 milioni di euro). Al primo posto troviamo il Monaco (1,029 miliardi di euro) e al secondo posto il Chelsea (868 milioni). Le altre italiane presenti in questa classifica sono la Roma al settimo posto e il Genoa al diciannovesimo posto con 472 milioni di euro.
Ma, come riportato ieri dalla ‘Gazzetta dello Sport’, la Juventus chiuderà il bilancio 2018/2019 in passivo di quasi 40 milioni di euro. Infatti, sommando il primo semestre (luglio-dicembre), chiuso con un utile di 7,5 milioni, col secondo semestre (gennaio-giugno) che riporta un rosso di 47 milioni, arriviamo a un passivo di 39,5 milioni. Questa perdita sarà molto probabilmente ufficializzata il prossimo 19 settembre dal cda societario.