L’M5S si spacca ulteriormente: la nomina di Gentiloni come commissario europeo acuisce la distanza tra favorevoli e contrari all’accordo di governo. Domani i “dissidenti” del movimento s’incontrano a Bologna.
Il Movimento 5 Stelle continua ad essere spaccato sull’accordo di governo con il PD nonostante il voto sulla piattaforma Rousseau abbia dettato la via. A non convincere i contrari è il ruolo che il Partito Democratico ha assunto all’interno dell’esecutivo Conte, assicurandosi tutta l’area europea sia a Bruxelles che a Roma. D’altronde l’accordo strappato dal premier Conte prevedeva proprio questo ruolo europeo del PD, anticipato, prima che venisse aperta la crisi, con l’appoggio alla nomina di David Sassoli.
I segnali di sintonia europea erano continuati con l’appoggio del Movimento per l’elezione di Christine Lagarde; dopo l’accordo il ruolo preponderante del PD in Europa è stato sancito con la nomina di Gentiloni come commissario. Per cementare questo ruolo di contatto tra l’Italia e l’Europa il ministero degli Affari Esteri è stato assegnato al dem Vincenzo Amendola e il ruolo di ministro dell’Economia (quello principale per i rapporti monetari con l’UE), è stato assegnato a Gualtieri.
M5S si spacca, i contrari all’accordo col PD si incontrano a Bologna
Ma cosa spaventa i pentastellati? Il timore principale è che un PD centrale nelle politiche europee porti ad un ritorno della austerity e blocchi di fatto i fondi per le riforme e la crescita delle imprese. L’eurodeputato Pedicini ad esempio ha dichiarato: “Siamo costretti ad assistere inermi alla consegna dell’ Italia al Pd in Europa, alla consegna dell’ Italia ai signori dell’ austerità, ai signori dei meccanismi europei che hanno strangolato le nostre attività produttive, le nostre piccole e medie imprese, e il Sud”.
Il malcontento tra i cinque stelle va oltre i parlamentari e riguarda anche molti iscritti. Domani a Bologna ci sarà un incontro tra tutti coloro che hanno detto “no” all’accordo. A chiamare a raccolta tutti gli scontenti e i dissidenti è stato il consigliere regionale del Lazio, Davide Barillari, il quale ha dichiarato a chiare lettere di essere contrario all’accordo con il PD. Una scissione? Stando alle parole di Barillari non proprio, ma sembra che ci si avvicini molto.