Scuola Cattolica: “Non c’è posto per i gay, noi formiamo veri uomini”. È bufera

Scuola cattolica

È bufera ad Albano Laziale per una scuola cattolica, La San Pancrazio, che si prodiga con una vera e propria campagna anti gay. Lo scopo apertamente dichiarato è quello di combattere “il liberalismo laicista, l’indifferentismo religioso, la teoria del gender, la pornografia, l’uso di droghe. Ovvero i motivi per i quali tanti studenti finiscono per perdere la fede e i buoni costumi”.

La promessa della scuola cattolica: formare ” veri uomini “

La scuola promette di dare agli studenti delle amicizie vere e cristiane, formando uomini veri. Nell’Istituto non c’è posto per gli omosessuali. Il regolamento scolastico è stato divulgato qualche giorno fa sui social, suscitando le reazioni dei cittadini di Albano, secondo i quali “pare di essere nel Medioevo”.

Qui infatti, i bambini delle scuole elementari, come gli adolescenti di medie e superiori hanno l’obbligo di indossare la divisa. Niente gel, strass o Jeans. Per i maschi c’è camicia e pullover, per le femmine camicia e gonna.

Ad aggravare la situazione c’è stato poi un articolo pubblicato sul diario della  scuola, rappresentante la traduzione italiana di un testo del sacerdote americano Chad Ripperger.

Nel testo si leggeva “Sono rimasti pochissimi uomini veri, l’effeminatezza è a tutti gli effetti la norma. Se lui è effeminato, le non lo rispetterà mai, se lui esercita la sua autorità, lei sarà fortemente portata a rendersi subordinata per compiacerlo“. E poi ancora ” quello dell’autoerotismo è un grosso problema, persino tra le donne ormai. Senza dimenticare l’orrore della musica, che oggi la si ascolta letteralmente senza sosta”.

I rappresentati delle associazioni Arcigay e Gay Center si dicono indignati dall’accaduto. Ragion per cui hanno provveduto a richiedere un tempestivo intervento del neo ministro alla Scuola, Lorenzo Fioramonti. “Si avvii una verifica su quanto accade alla scuola San Pancrazio, e prendere gli opportuni provvedimenti. Quanto affermato dalla scuola mette a rischio gli studenti, ricordando che teorie come quella esposta sono bandite dall’Ordine degli Psicologi in Italia”.

La vergogna ad Albano Laziale

Nicola Marini, primo cittadino di Albano ha dal suo canto, come riporta la Repubblica, dichiarato “Credevamo che ‘certi tempi’ fossero passati. E fa ancora più male sapere che queste cose accadono così vicino, si rimane ancora più allibiti. Purtroppo Albano è una delle sedi in Italia della casa dei Lefebvriani: anni fa la Confraternita lefebvriani San Pio X si rese disponibile a celebrare il rito funebre per la morte del criminale di guerra Erich Priebke. E ora questo: un altro episodio di oscurantismo, ancora dovuto alla presenza sul territorio di una struttura che fa capo a un certo pensiero. Ma voglio chiarire che invece la città di Albano Laziale ha una visione molto laica delle situazioni: siamo stati tra i primi a istituire il registro delle unioni civili, ascoltiamo, accogliamo, integriamo”.