Scomparve 22 anni fa: Google Maps decisivo nella risoluzione del mistero

Google Maps decisivo nel ritrovamento di un cadavereUtilizzando Google Maps per osservare la zona in cui abitava prima, un uomo ha scoperto un’auto sul fondo di un lago e aiutato a risolvere un caso di scomparsa.

I resti di William Moldt, uomo di 40 anni scomparso nel novembre del 1997, sono stati trovati recentemente dallo sceriffo della contea di Palm Beach. Il crimine non è stato scoperto in seguito alla riapertura del caso insoluto, ma grazie ad una serie casuale di eventi che è partita con una ricerca nostalgica su un motore di ricerca.

Un ex residente dei sobborghi di Grand Isles, Wellington (Florida), una sera ha deciso di dare uno sguardo al suo ex quartiere utilizzando Google Maps. Il tour nei ricordi, però, è stato interrotto da un particolare inquietante: l’uomo ha visto un auto depositata sul fondo del lago.

Google Maps decisivo a risolvere il caso sulla scomparsa di un uomo

L’uomo ha immediatamente chiamato l’attuale proprietario della sua precedente abitazione che da sul lago e gli ha chiesto di controllare se quanto visto su Google Maps corrispondesse a realtà. Dopo un controllo con un drone, il proprietario dell’abitazione ha riscontrato che c’era davvero un’auto sul fondo del lago ed ha avvertito lo sceriffo.

Gli agenti sono arrivati sul luogo ed hanno estratto il mezzo gravemente eroso dall’acqua. Al suo interno c’era uno scheletro che, grazie all’esame del DNA, è stato identificato. Si è scoperto infatti che apparteneva a William Moldt, un uomo d’affari di 40 anni circa che scomparve 22 anni fa dopo una serata in un night club. Secondo la ricostruzione della nottata, l’uomo si era allontanato dal locale intorno alla mezzanotte, dopo aver fatto una chiamata alla fidanzata. All’epoca il complesso residenziale non esisteva, dunque è probabile che qualcuno lo abbia ucciso e nascosto lì poiché si trattava di una zona isolata.