Al raduno leghista di Pontida la tensione dei manifestanti si è riversata su Antonio Nasso, giornalista di La Repubblica, che è stato aggredito da un manifestante. Insulti razzisti sono stati indirizzati a Gad Lerner
Il raduno dei leghisti a Pontida si sta volgendo nel bel mezzo delle polemiche e delle tensioni. Già ieri si erano levati cori di disapprovazione nei confronti di Sergio Mattarella. Il Presidente della Repubblica è stato attaccato pesantemente (“Mattarella mafioso” sono gli slogan che ancora oggi stanno animando la piazza) per aver favorito quello che la Lega e Fratelli d’Italia definiscono un governo da inciucio salva-poltrone. La tensione e la rabbia dei manifestanti è esplosa contro Antonio Nasso, un giornalista di La Repubblica che è stato aggredito da un manifestante. Attaccato verbalmente anche il giornalista Gad Lerner, a cui è andata tutta la solidarietà del Ministro Provenzano.
Insulti e aggressioni al raduno leghista di Pontida, aggredito Antonio Nasso e insultato Gad Lerner
Non si fermano gli insulti e le tensioni di cui già ieri, prima dell’inizio del raduno leghista di Pontida, si erano sentiti aleggiare nell’aria e non solo. Insulti al Presidente della Repubblica, reo di aver avallato il ribaltone della sinistra che è così riuscita a approdare al governo, che anche oggi- nonostante tutto- si sentono echeggiare tra i sostenitori di Matteo Salvini e della Lega che si sono ritrovati al raduno. Ieri il 31enne deputato Vito Comencini, intervento al Congresso dei giovani leghisti, ha affermato che: “Mi fa schifo chi non tiene conto del voto del 34 per cento degli italiani”, e il riferimento era proprio diretto a Sergio Mattarella.
Anche oggi sono arrivati altri insulti, ancora più pesanti, nei confronti del Capo dello Stato (“Mattarella mafioso”) e la rabbia dei manifestanti è sfociata in un’aggressione fisica. Il giornalista di La Repubblica Antonio Nasso si è visto distruggere con un pugno il microfono collegato alla telecamera. È successo mentre il giornalista cercava di intervistare il manifestante in questione per cercare di riportare gli umori della folla. I militanti intervenuti hanno lanciato altri insulti nei confronti di Gad Lerner, definendolo “Ebreo, comunista, straccione” e intimandogli di tornarsene a casa.
Insulti e aggressioni al raduno leghista di Pontida, Salvini infiamma gli animi. Giuseppe Provenzano condanna duramente Pontida
I toni, molto accesi, del raduno sono stati smorzati da Matteo Salvini, o almeno questo è ciò che il leader del Carroccio ha tentato di fare non appena giunto nel luogo dell’incontro: “Possono essere sbagliati i toni, bisogna sempre portare rispetto. Sicuramente sono state fatte scelte che non corrispondono alla volontà popolare. Io però non uso l’insulto e propongo agli italiani un cambiamento“. Poi Salvini ha infiammato la piazza con il suo discorso anti M5S e PD, affermando che la Lega riuscirà a trionfare alle prossime elezioni regionali grazie a quegli italiani che- stanchi dei trucchetti di palazzo- hanno realmente voglia di cambiamento. Il Ministro per il Sud Provenzano ha condannato quanto successo e ha mostrato la sua solidarietà al giornalista Gad Lerner: “A Pontida oggi nuova aggressione al giornalismo. Solidarietà a Gad Lerner, i ripetuti insulti a lui rivolti devoto rendere ancora più saldo l’ancoraggio all’art. 21 della nostra costituzione e il diritto dei cittadini a un’informazione libera“.
Maria Mento