Clima, piano da 100 miliardi in Germania: entro il 2030 il 65% delle energia sarà rinnovabile

Germania, entro il 2030 il 65% dell energia sarà rinnovabileDopo un lungo tavolo di trattative Angela Merkel ha annunciato un piano da 100 miliardi per portare il Paese ad produrre il 65% di energia rinnovabile entro il 2030.

Continua l’impegno della Germania nell’adottare fonti di energia rinnovabile per permettere che lo stile di vita del Paese sia sostenibile per l’ambiente. Già nel 2007 la Merkel aveva varato un piano per ridurre del 40% le emissioni nocive. L’obbiettivo non è stato raggiunto, ma questo non ha impedito di continuare a perseguirlo in futuro. Dopo un estenuante negoziato, oggi il governo teutonico ha rinnovato lo sforzo per una svolta eco sostenibile del Paese. Il nuovo piano di finanziamento per la tutela del clima prevede una spesa di 54 miliardi fino al 2023 che arriva a 100 miliardi se si considerano le misure previste fino al 2030.

Un esborso monetario notevole che, rassicurano dal governo tedesco, non influirà sul bilancio complessivo. Tutte le riforme e le modifiche verranno approvate con un occhio al deficit pubblico. L’attenzione posta al problema del cambiamento climatico è dovuta alle previsioni a lungo termine sui danni arrecati dalle emissioni nocive, non a caso la Merkel ha dichiarato che al giorno d’oggi “Non viviamo in modo sostenibile”. L’obbiettivo  a medio termine è quello di ridurre del 55% le emissioni nocive entro il 2030 mentre quello finale è  di giungere alla produzione totale di energia rinnovabile entro il 2059.

In Germania il 65% dell’energia prodotta sarà rinnovabile entro il 2030

In concreto le misure approvate riguardano sia finanziamenti per la sostituzione di impianti funzionanti a carbon fossile, sia divieti, rincari e detrazioni per invogliare i singoli cittadini a cambiare stile di vita. Tra le misure spicca il rincaro della benzina: 3 centesimi a litro a partire dal 2021, 10 a partire dal 2026; l’introduzione di certificati di emissione come nel resto d’Europa a partire dal 2021; il divieto di istallare impianti di riscaldamento a gasolio a partire dal 2025, a cui si associa uno sgravio dei costi del 40% per sostituire i vecchi impianti con altri che utilizzino fonti di energia meno dannose.

Una riforma importante riguarderà anche i mezzi di trasporto per le lunghe distanze: verranno aumentate le tassazioni per i biglietti aerei e diminuite le tariffe per quelli del treno. Per i pendolari, inoltre, è previsto una detrazione dei costi di spostamento: 35 centesimi invece che i 30 attuali per chilometro verranno sottratti dalle spese fiscali annue.