Tra i padri fondatori del Partito Democratico, l’ex premier Romano Prodi spara a zero con chi il partito lo ha lasciato – dando vita all’ennesima scissione.
“Sono contro ogni divisione. La pensavo così anche quando il gruppo di Pier Luigi Bersani ha lasciato, temporaneamente, i Democratici”, ha dichiarato il Professore aggiungendo come nel caso della scissione pensata da Renzi anche i tempi non sono apparsi molto opportuni (anche se Renzi ha rassicurato sulle sorti del governo): “Non si può operare per costruire un governo e immediatamente mettere un’ipoteca sullo stesso governo”.
Una frecciata non di poco conto, da parte di un veterano della politica italiana che non pensa il partito renziano possa durare a lungo.
Anche a causa del personalismo: “Pensiamo a Trump e Bolsonaro. Il primo esempio, in qualche modo, è stato Berlusconi. Oggi però i personalismi sono ancora più esasperati fino a rischiare il ridicolo”.
Ed i partiti personali non vanno lotano: “Attenzione che i partiti personali funzionano la prima volta. Ripeterli crea problemi. Questo vale per tutti, per Renzi e forse anche per Salvini”.