Il Parlamento Europeo equipara comunismo a nazifascismo. Vota a favore anche il PD

anticomunismo ueSta facendo molto discutere la mozione di condanna dell’uso dei simboli del comunismo, approvata ieri dal Parlamento Europeo. 

I voti a favore sono stati 535, mentre si sono espressi con parere contrario in 66, più 52 astenuti. In sostanza, nella mozione viene chiesta la rimozione dei monumenti che in molti Paesi celebrano la liberazione dal nazifascismo da parte dell’Armata Rossa, in quanto comunismo e nazifascismo vengono sostanzialmente equiparati: lo riporta il sito “Contropiano”.

Hanno votato a favore anche gli eurodeputati del Partito Democratico. Una decisione che ha scatenato molte polemiche anche nel nostro Paese, dove diversi esponenti politici hanno criticato duramente la mozione di condanna. Su tutti Marco Rizzo, segretario del Partito Comunista, che ha invitato a scendere in piazza il prossimo 5 ottobre contro “il partito dell’anticomunismo”, attaccando frontalmente PD, Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia.

L’anticomunismo ritenuto “vitale per l’unità dell’Europa”

In particolare vengono criticati diversi passaggi contenuti nella mozione, tra cui quello dove si dice apertamente che “il riconoscimento del retaggio europeo comune dei crimini commessi dalla dittatura comunista, nazista e di altro tipo (…) sono di vitale importanza per l’unità dell’Europa e dei suoi cittadini e per costruire la resilienza europea alle moderne minacce esterne”.

Il documento non tiene quindi conto del contributo fondamentale dato dai comunisti russi (con grande perdita di vite umane) per sconfiggere il terrore instaurato in Europa da Hitler e Mussolini.