Costrizione e induzione a contrarre matrimonio nei confronti delle sue due figlie.
E’ una delle accuse rivolte ad un uomo di 47 anni, di nazionalità bosniaca, che dovrà anche rispondere di sequestro di persona continuato, maltrattamenti e calunnia. La polizia di Pisa ha arrestato il 47enne, in esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del tribunale pisano.
Il tutto si svolgeva all’interno di un campo nomadi, dove il bosniaco risiedeva insieme a diversi connazionali. Le due giovani vittime venivano vessate quotidianamente, costrette a subire abusi e violenze. Oltre alle offese e alle mortificazioni, le ragazze venivano frequentemente umiliate e picchiate, con il 47enne che le aggrediva a schiaffi, pugni e calci.
12.000 euro per la “cessione” della figlia più grande
L’uomo malmenava le proprie figlie per “punizione” per i loro comportamenti, ed in particolare per il fatto che le giovani continuavano a frequentare i loro fidanzati nonostante il divieto assoluto del genitore, che aveva già imposto ad entrambe le nozze con due cugini. Il bosniaco si era già accordato anche a livello economico per la cessione delle figlie: con la “vendita” della più grande l’uomo era riuscito ad intascarsi 12.000 euro.
Come riportato da “Repubblica”, durante la perquisizione nel campo nomadi è stata anche ritrovata e sequestrata una parte del denaro riscosso dal bosniaco per la cessione della figlia.