Uccide la compagna 26enne a mani nude e tenta il suicidio: arrestato un 46enne, autore dell’ennesimo femminicidio

Vicenda drammatica a Pozzo d’Adda, comune da 6000 anime nella città metropolitana di Milano.

Un uomo di 46 anni ha strangolato a mani nude la compagna, una 26enne originaria della Costa d’Avorio, per poi tentare il suicidio.

I due vivevano assieme e non era la prima volta che ci fossero tensioni: in precedenza l’uomo aveva denunciato la convivente per lesioni, per un dito durante un litigio, per poi ritirare la querela dopo pochi giorni. Anche la ragazza era finita in ospedale, con 10 giorni di prognosi: a sua volta, la giovane non avrebbe voluto presentare denuncia, così come quando contattò le forze dell’ordine per maltrattamenti.

Nella notte di oggi, la tragedia: l’uomo uccide la giovane, per poi chiamare la ex moglie – con cui ha avuto in precedenza tre figli – per avvertirla del delitto (“Ho fatto una cazzata”) e tentare il suicidio, conficcandosi un coltello nel petto.

Con un coltello conficcato nel petto lo hanno trovato i carabinieri che adesso lo piantonano presso l’ospedale di Bergamo, dove il 46enne è stato ricoverato (in prognosi riservata, ma non in pericolo di vita).

Ad avvisare le forze dell’ordine, la ex moglie dell’uomo.

La 26enne assassinata viveva nel bergamasco da sempre: era stata adottata da una famiglia italiana ed alle spalle aveva un altro matrimonio, durante il quale ha avuto due figli che adesso – a causa dell’ennesimo uomo incapace di relazionarsi con una donna – sono orfani di madre.