Trattativa Stato-Mafia, Berlusconi indagato per le stragi del ’93. Potrà avvalersi della facoltà di non rispondere nel processo Dell’Utri

Silvio Berlusconi è indagato dalla Procura di Firenze per le stragi mafiose avvenute nel ’93. L’ex premier potrà avvalersi della facoltà di non rispondere nel processo contro Dell’Utri. Scoppia l’indignazione della moglie di Dell’Utri: “Qui c’è in gioco la vita di Marcello”.

Silvio Berlusconi è presente nel registro degli indagati nel procedimento sulle stragi mafiose del ’93 aperto dalla Procura di Firenze. L’indagine su Berlusconi e Dell’Utri, indagati per essere stati i mandanti occulti delle stragi mafiose del ’93, è stata avviata nuovamente nel 2017, dopo che la Procura di Firenze aveva ottenuto dal GIP la riapertura del fascicolo che era stato archiviato nel 2011.

La nota della procura di Firenze che certifica l’iscrizione di Berlusconi nel registro degli indagati è stata depositata dai legali dell’ex premier. Silvio Berlusconi potrà avvalersi della facoltà di non rispondere. La questione è stata chiarita dagli stessi avvocati del Cavaliere, che si sono informati con i pm fiorentini.

Berlusconi nel registro degli indagati per le stragi del ’93. Nel processo Dell’Utri potrà avvalersi della facoltà di non rispondere. Esplode la rabbia della moglie di Dell’Utri: “C’è in gioco la vita di Marcello”

Convocato per il 3 ottobre, Berlusconi ha al momento declinato l’invito, avvalendosi della facoltà di non rispondere e sostenendo di non poter essere presente in quella data per via di impegni istituzionali al Parlamento europeo. Anche se al momento non si possono escludere strategie a sorpresa dei legali dell’ex premier.

Intanto dopo la riapertura delle indagini della Procura di Firenze, è esplosa la rabbia della moglie di Dell’Utri, Miranda, che ha rilasciato le seguenti dichiarazioni forti all’Adnkronos: “Perchè Berlusconi non testimonia? Qui c’è in gioco la vita di Marcello”.