
I virus patogeni stanno diventando sempre più resistenti agli antibiotici e così entro il 2050, si potrebbero registrare 10 milioni di morti su tutto il pianeta. L’avvertimento del Public Health England
In occasione del 91enesimo anniversario della scoperta della penicillina, il Public Health England (PHE) ha lanciato un avvertimento che fa paura: le tecnologie mediche a nostra disposizione in termini di farmaci non saranno in grado di far fronte alle epidemie del prossimo futuro. I virus stanno diventando sempre più resistenti agli antibiotici e questo potrebbe provocare 10 milioni di morti entro il 2050. A parlare di questa situazione è stato il Daily Mail.
Allarme antibiotici, infezioni resistenti agli antibiotici aumentate del 35% in soli 4 anni
Circa 700mila morti ogni anno e la previsione di 10 milioni di morti da qui al 2050, qualora la situazione non dovesse migliorare. Questi sono i dati, allarmanti, che sono stati rilasciati dal Public Health England (PHE) e dall’Antibiotic Research UK sull’efficacia degli antibiotici in nostro possesso: medicinali che non sono più efficaci contro i virus che stanno diventando sempre più resistenti. Le infezioni resistenti agli antibiotici sono amentate del 35% in soli 4 anni, tra il 2013 e il 2017. Si tratta di infezioni che stanno evolvendo rapidamente, rendendo inefficaci le tecnologie a nostra disposizione.
Allarme antibiotici, la nota dell’Organizzazione Mondiale della Sanità
I dati che emergono da quanto dichiarato dal PHE e dell’Antibiotic Research UK sono drammatici e stanno a significare che un semplice taglio o anche un’infezione da corsia rimediata nel corso di un ricovero potrebbero arrivare a uccidere un paziente. Anche i trapianti e i trattamenti chemioterapici potrebbero risultare mortali senza adeguate terapie antibiotiche di supporto. Secondo il PHE, si deve lavorare ancora molto per evitare lo scoppio di una bomba a orologeria. Per l’Antibiotic Research UK parla di un disastro sanitario globale che può portare da 700mila decessi a 10 milioni. Nel dibattito si inserisce anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), che parla della resistenza agli antibiotici come di una delle maggiori minacce per la salute globale.
“Un elenco crescente di infezioni – come polmonite, tubercolosi, avvelenamento del sangue, gonorrea e malattie di origine alimentare – stanno diventando più difficili e talvolta impossibili da trattare quando gli antibiotici diventano meno efficaci. Laddove gli antibiotici possono essere acquistati per uso umano o animale senza prescrizione medica, la comparsa e la diffusione della resistenza peggiora. Senza un’azione urgente, ci dirigeremo verso un’era post-antibiotica, in cui infezioni comuni e lesioni minori potranno ancora una volta uccidere“, ha dichiarato l’OMS.
Maria Mento