Uno stuntman di 33 anni è stato accusato del brutale omicidio della fidanzata: l’ha strangolata, legata e abbandonata nel giardino di casa.
Si sta svolgendo il processo per omicidio volontario ai danni di Kirill Belorusov, 33enne stuntman estone scappato nel Paese natio nello scorso mese di marzo poco prima che il corpo della sua fidanzata Laureline Garcia-Bertaux venisse ritrovato. Secondo quanto si è appreso nel corso del processo, Kirill era tutt’altro che un fidanzato modello e maltrattava di continuo la povera Laureline. Davanti alle persone la scherniva per il suo peso ed alle sue spalle si sentiva con altre donne, cercando di intrecciare altre relazioni.
Quando la fidanzata si è resa conto che Kirill le era infedele, l’uomo ha deciso di ucciderla strangolandola. A quel punto ha pensato come nascondere le prove dell’omicidio: ha legato i suoi arti ed ha avvolto il suo corpo con della plastica, quindi l’ha nascosta nel giardino dietro la casa di Londra in cui convivevano. Sapendo che prima o poi il suo crimine sarebbe stato scoperto, l’uomo ha lasciato la Gran Bretagna per fare ritorno in Estonia, ma quando le indagini hanno rivelato la sua colpevolezza è stato forzatamente riportato in Inghilterra.
Stuntman processato per l’omicidio della fidanzata
Durante la prima udienza, il pubblico ministero ha descritto la modalità in cui l’uomo ha ucciso la fidanzata ed ha sottolineato l’estrema lucidità con la quale ha compiuto il crimine: “E’ difficile immaginare che qualcuno possa agire in un modo più calcolato ed insensibile”. Quindi ha evidenziato la sofferenza che ha provato la ragazza prima di morire: “Gli ultimi istanti di vita di Laureline devono essere stati terrificanti… Capire mentre si sta morendo che l’uomo che ami non è solo un traditore, ma un assassino. L’omicidio stesso è durato almeno 4 minuti in cui lui ha lentamente ucciso la donna di cui diceva di essere innamorato”.