Sistema Bibbiano? I numeri dell’indagine e dei minori coinvolti nei presunti affidi illeciti

BibbianoIl caso Bibbiano è stato uno degli scandali di questo 2019, cerchiamo però di capire quali sono i numeri reali dei minori coinvolti nei reati contestati.

Il caso Bibbiano ha sicuramente sconvolto l’opinione pubblica. L’idea che un ci fosse un vero e proprio sistema con il quale manipolare la volontà dei bambini e creare un giro di affidi illeciti ha indignato, giustamente, le persone. Da quando è uscita la notizia dell’indagine, però, le informazioni sono state vomitate sui lettori: spesso infatti, specie nei giorni immediatamente successivi, uscivano 10 news sul caso senza che ci fossero reali aggiornamenti da dare.

Ma se questo meccanismo malato dell’informazione sul web è ormai consuetudinario, meno abituale è la strumentalizzazione che ne hanno fatto alcuni attori della politica. In un primo momento è stato il Movimento 5 Stelle che ha utilizzato la notizia per criminalizzare il sindaco Carletti (mai indagato per reati su minori) ed il PD, quindi ci si è messa anche la Lega, promettendo un cambiamento del sistema degli affidi in tutta Italia. Il risultato di questo caos informativo è stato che i lettori e gli italiani in generale non ci hanno capito più nulla. In molti sono convinti che i bambini coinvolti nei presunti affidi illeciti (prima di poterlo asserire con certezza bisogna che emerga una verità giudiziaria) raggiungano addirittura il migliaio. Cerchiamo dunque di fare chiarezza e spiegare a cosa si riferiscono le cifre che si trovano sui social e in rete.

I veri numeri del “Sistema Bibbiano”

Cominciamo con il chiarire che la Procura di Reggio Emilia sta indagando sugli affidamenti, o le richieste di affidamento in alcuni casi, riguardanti solo una decina di minori. Il secondo punto da chiarire è che i casi analizzati non riguardano solamente minori residenti a Bibbiano, ma anche e soprattutto bambini residenti altrove. Già da questi dati è possibile escludere che esistesse un “Sistema Bibbiano”, semmai un “Sistema Reggio Emilia”, ma prima di poterlo asserire con certezza è necessario che l’inchiesta si concluda ed emerga una verità processuale con la quale si riesca a provare che tale sistema in effetti esistesse.

Per quanto riguarda i numeri di cui si legge, ad esempio in un articolo del ‘Secolo XIX‘ si parla di 1.900 minori presi in carico dai servizi sociali dell’Unione su un territorio in cui vivono 12 mila minori. Tale dato è preso da un articolo del 2016 de ‘La Stampa’ e viene ridotto da rendiconto di gestione del 2018 (circa 900). In ogni caso “presi in carico” non corrisponde ad affidamento, ma si riferisce a quei minori e a quei nuclei familiari che vengono tenuti sotto osservazione. Anche quando si parla di Affidamento, inoltre, non è detto che i bambini vengano allontanati dal nucleo familiare: ci sono gli affidamenti parziali (in cui i bambini passano solo una parte della giornata con la famiglia affidataria) e quelli alle cliniche specializzate in cui è permesso alla madre di vivere con il figlio. Infine gli affidi possono essere consensuali, ovvero decisi di comune accordo tra i genitori e la famiglia che accoglie il figlio.

Se prendiamo ad esempio il 2017, i bambini in affido nel Comune di Val d’Enza erano circa 60 di cui solamente 12 a Bibbiano. Appare chiaro che il clamore di questi mesi è stato fuorviante e dannoso sia per le indagini in corso che per i soggetti coinvolti. Parliamo di Bibbiano, sì, ma facciamolo con cognizione di causa e senza fornire dati inesatti che servono esclusivamente ad una propaganda politica infima, il cui scopo non è certo quello di salvaguardare il bene dei bambini, ma quello di distogliere l’attenzione della massa dai veri problemi e ottenere consensi facili.

Fonte: Next Quotidiano