La mamma e il compagno sono stati condannati a 20 e 49 anni di carcere per l’omicidio di Anthony: il bambino si era semplicemente rifiutato di mangiare un hot dog
Si è semplicemente rifiutato di mangiare un hot dog e per questa ragione la madre lo ha ucciso. E’ pesantissima la condanna inflitta da un giudice ad una donna per aver tolto la vita al piccolo Anthony Bunn, picchiato dalla mamma e dal compagno e morto due giorni dopo l’aggressione avvenuta nella loro casa di Wichita, nello stato americano del Kansas. Elizabeth Woolheater si è dichiarata colpevole dell’accusa di omicidio di secondo grado e di altre due accuse di abusi sui minori, raccontando di averlo fatto perchè il bambino si era rifiutato di mangiare il suo panino e avrebbe anche detto al suo ragazzo, Lucas Diel, di colpirlo con maggior violenza. L’episodio risale al 4 maggio del 2018 quando la polizia è intervenuta dopo aver ricevuto una segnalazione relativa ad un bambino che non respirava: gli agenti lo hanno trovato privo di conoscenza con ferite alla testa e al viso. E’ stato portato d’urgenza al Wesley Medical Center in condizioni critiche ed è morto il 6 maggio.
Scoperti diversi casi di abusi contro il bambino
Un esame autoptico ha confermato la presenza di numerose ossa rotte, lividi, ematomi al cervello e che era malnutrito. Pochi giorni fa la donna è stata condannata a 19 anni e 5 mesi di carcere: Diel ha negato di aver colpito il bambino ma è stato condannato da una giuria per omicidio di secondo grado e sta scontando una condanna a 49 anni. Il nonno Zak Woolheater ha detto che i primi sospetti di abusi nei confronti del bimbo li ha avuti nel 2017 quando vide lividi e segni sulla testa e sul corpo. Lo portò all’ospedale riferendo i suoi sospetti ma il caso non ebbe sviluppi poichè il procuratore distrettuale non è riuscito a trovare prove sufficienti per accusare nessuno.