La dinamica della sparatoria di Trieste che ha portato all’uccisione dei due agenti di polizia è “abbastanza chiara”.
A rivelarlo è il questore Giuseppe Petronzi, che ai microfoni di “Repubblica” conferma quanto già trapelato sui vari organi di informazione.
“La sparatoria è avvenuta all’interno di uno spazio dove non c’erano altre persone al di fuori delle vittime e dell’autore del fatto”, ha detto Petronzi alla stampa. Il questore ha poi aggiunto che al momento non è il caso di formulare ipotesi, ma di certo l’autore del fatto “si è impossessato dell’arma e ha fatto fuoco in direzione dei due agenti”.
Come rivelato dal questore Petronzi, l’uomo si trovava in una condizione “fortemente critica”.
L’assassino è stato subito fermato dagli agenti
L’assassino ha tentato la fuga ma è stato subito bloccato dagli uomini in divisa, che sono riusciti a fermarlo praticamente sul marciapiede antistante la Questura.
Anche per questo, Petronzi ha voluto ringraziare la prontezza degli agenti, che sono riusciti a fermare l’uomo prima che questi potesse circolare liberamente con un’arma da fuoco per le strade di Trieste.
L’omicida è il 29enne Alejandro Augusto Stephan Meran, che attualmente si trova in stato di fermo con l’accusa di omicidio plurimo e tentato omicidio. Ieri sera l’uomo si è avvalso della facoltà di non rispondere alle domande degli inquirenti.