Rassegna Stampa | Titoli principali quotidiani del 6 ottobre 2019

Le principali notizie riportate sulle prime pagine dei cinque quotidiani più venduti in Italia.

 

Corriere della Sera

-“Poteva uccidere dieci agenti”

Trieste. Il dominicano ha sparato almeno 17 colpi. Il Sap: fondine difettose. Il Viminale: speculazioni

Il killer doveva essere visitato ieri dagli psichiatri. La madre: perdono

Alejandro Augusto Stephan Meran avrebbe potuto fare una strage. L’uomo che ha sparato agli agenti Pierluigi Rotta e Matteo Demenego della Questura di Trieste, uccidendoli, dopo aver rubato la pistola ha sparato per 17 volte: poteva uccidere dieci agenti e provocare una carneficina. Il Sindacato Autonomo della Polizia (Sap) ha parlato di fondine difettose in dotazione ai due agenti, e questo ha sollevato la reazione del Dipartimento di Pubblica Sicurezza. “In relazione alle odiose speculazioni generate ieri da un rappresentante del SAP nel tentativo di correlare la tragica morte di Matteo e Pierluigi all’inadeguatezza dell’equipaggiamento in dotazione, il Dipartimento della pubblica sicurezza dichiara che, allo stato attuale degli accertamenti, in assenza di testimoni e documenti video, è priva di fondamento ogni arbitraria ricostruzione della dinamica che ha portato alla sottrazione dell’arma del collega ucciso per primo”, ha fatto sapere il Dipartimento. Sconcerta, pertanto, a poche ore dall’evento, la sicumera con cui si traggono frettolose conclusioni sulla inequivocabile riferibilità dell’accaduto alla presunta inadeguatezza della fondina. In un giorno così drammatico ci si sarebbe aspettati, almeno da chi veste la stessa divisa, un rispettoso cordoglio per le vittime e le loro famiglie. Sconvolge che alcuni, al fine di ottenere visibilità, speculino sulla morte dei colleghi caduti in servizio, profanando il dolore dei loro cari e della intera comunità. Se, in seguito, si accerteranno responsabilità di qualsiasi natura se ne chiederà conto, senza se e senza ma, anche per onorare la memoria di chi ha sacrificato la propria vita per il bene comune”, ha fatto sapere il Dipartimento. In particolare, le dichiarazioni rilasciate dal Sap fanno riferimento a un problema che uno dei due agenti aveva già avuto con la fondina, poi sostituita con una di vecchio tipo che però non permette di bloccare l’arma al suo interno (Fonte: Huffingtonpost).

– «Tre permessi premio a chi bruciò mia figlia»

Il dolore e l’appello. Il padre di Fabiana Luzzi chiede aiuto a Mattarella

Il padre di Fabiana Luzzi, la giovane di 16 anni  uccisa nel 2013 dal fidanzato che prima le diede 20 coltellate e poi la finì bruciandola viva, ha scritto al Ministro Bonafede e al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Mario Luzzi lo ha fatto per denunciare i tre permessi premio ottenuti in tre anni di reclusione dall’assassino della figlia. “A marzo 2016, in Cassazione l’assassino fu condannato a 18 anni e 7 mesi di reclusione, una pena ridicola in confronto alla gravità di quello che ha fatto. Adesso, sono venuto a conoscenza che quest’anno, già tre volte, ha ottenuto licenze premio. Tutto questo mette in discussione il significato della parola giustizia. Appena appresa la notizia è stato necessario recarci in ospedale per il forte trauma che abbiamo subito, sapendo di poter ritrovare l’assassino di nostra figlia per strada, dopo soli tre anni dall’emissione della sentenza. Non ci sono parole”, scrive l’uomo in un passo delle missive. L’uomo ha dichiarato che lui e la moglie si sentono “distrutti e abbandonati da uno Stato che non ci tutela”.

Il Sole 24 Ore

-“Bonu sul contante, il 58% è a favore

No a ecotasse e Iva”

Sondaggio Winpoll- Il Sole 24 Ore. Il 62% boccia le tasse su voli aerei, merendine e diesel. Consensi sui tagli di spesa

 

-“Arte, gelata sulle aste da Londra a New York”

Segnali di crisi

 

La Gazzetta dello Sport

“Inter-Juve

Cima tempestosa”

Conte, con Lukaku, accende l’attesa: «A volte mi chiedo perché sono tornato. È solo sport, non è una guerra»

«Sarri getta acqua sul fuoco: Sarà una grande sfida, ma per il titolo conta quasi zero, siamo soltanto ad ottobre…»

Si giocherà oggi a San Siro, alle ore 20:45, il big match tra Inter e Juventus. Le dichiarazioni dei due allenatori incendiamo il pre-partita, anche se i toni dei due hanno un po’ smorzato le dichiarazioni più accese delle scorse settimane. Big match sì,  ma non troppo. Per Sarri la partita ha valore zero sul piano scudetto, visto che dopo rimarranno da giocare altre 31 partite. E la sfida con Conte?Io non riesco a pensare all’allenatore. Conte è un grande tecnico, lo hanno dimostrato i risultati ottenuti anche con club diversi. È un allenatore forte e lo sta dimostrando anche ora. Se poi voi vedete Sarri contro Conte… io non riesco a capirvi. Domani ci sarà una partita bellissima, che è Inter-Juventus”.

-“Giampa respira”

Riscatto rossonero. Succede di tutto a Marassi: Schone porta avanti il Genoa, Hernandez e Kessie firmano il 2-1. Ora rischia Andreazzoli

La rocambolesca vittoria ottenuta sul Genoa per 2 reti a 1 salva, momentaneamente, la panchina di Marco Giampaolo. Dopo il vantaggio realizzato da Schone al 41esimo, il Milan è stato capace di rimontare al 51esimo con Hernàndez e al 57esimo, su rigore, con Kessié. Reina ha salvato il risultato parando un rigore calciato sempre dal solito Schone.

 

La Repubblica

-“Superticket, ora basta”

La manovra in arrivo

Intervista a Speranza, ministro della Salute: “Per togliere questa tassa iniqua bastano 500 milioni”

Renzi sul cuneo fiscale sfida Conte e il Pd: “Piuttosto che fare mini sconti, spostiamo le risorse sulla Famiglia”

Delrio: “Subito le leggi per lo ius culturae e suicidio assistito”

Intervistato da La Repubblica, il Ministro della Salute Roberto Speranza ha parlato della necessità di abolire il superticket– un qualcosa che crea disuguaglianza tra i cittadini- per imporre la norma più equa del pagamento in base al reddito. “Ogni volta che un cittadino non accede alla sanità per ragioni di natura economica siamo di fronte a una sconfitta dello Stato“, ha detto il Ministro. Per cambiare tutto sono necessari 500 milioni di euro e il Ministro, di concerto on il Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, sta cercando di reperirli.

-“Comprarsi un Banksy”

Dall’ultima asta record alla provocazione del negozio virtuale

C’è una gran fila di persone a Croydon (Londra), all’incrocio tra Church Street e Frith Road. Tutti aspettano di poter entrare nel negozio pop up messo in piedi da Banksy, uno dei massimi esponenti mondiali della street art. L’artista, sempre avvezzo alle provocazioni, ha aperto un negozio che rimarrà tale per le prossime due settimane senza, di fatto, aprire mai: si può vedere la sua vetrina, ma nessuno ci può fisicamente entrare. Ennesima provocazione di un genio? In parte sì, e in parte no. Banksy è stato costretto a utilizzare il suo nome per risolvere una disputa legale che lo vede coinvolto. Pare che un’azienda inglese che produce biglietti per auguri abbia cercato di impossessarsi del suo marchio, approfittando della sua assenza commerciale: per non perdere i diritti, l’artista si è visto costretto a usarlo.

 

La Stampa

-Renzi: “Il premier nomini l’autorità per i Servizi”

Domani alla Camera il taglio dei Parlamentari: test per la tenuta del governo

Intervista al leader di Italia Viva: non sono Salvini, non parlo di mojito

Matteo Renzi rassicura tutti: non è sua intenzione far cadere il governo. Anzi. Il leader di Italia Viva spera che l’esecutivo duri tanto per dare sicurezza ai mercati e portare lo spread a livelli bassi. “Noi non siamo contro il Governo, ma siamo contro l’aumento delle tasse. Questo Governo del resto nasce proprio per non aumentare l’Iva, no?”, e ancora “Noi parliamo di tasse, di asili nido, di edilizia scolastica, di posti di lavoro. Discutere di queste cose non significa litigare: significa fare politica”: sono queste alcune delle parole che l’ex premier ha pronunciato nel corso di un’intervista rilasciata a La Stampa.

Elton John tra musica e pettegolezzi

“Gere e Stallone, rissa per Lady D”

Maria Mento