Roberto Saviano, l’attacco de “Il Bolscevico” nei confronti dello scrittore: online le sue lettere

“Il Bolscevico”, organo del partito marxista e leninista italiano, ha pubblicato delle lettere di Saviano, accusandolo di non aver parlato del suo rapporto non solo con il Bolscevico ma anche con PMLI

Saviano racconta la sua gioventù, ma omette il suo rapporto con il PMLI e “Il Bolscevico“: tramite un articolo, pubblicato da “Il Bolscevico” con questo titolo, nei giorni scorsi Roberto Saviano è stato fortemente criticato dal giornale per non aver parlato dei rapporti che anni fa– ancora giovane (siamo negli anni ’90 del secolo scorso)- lo scrittore ha intrattenuto con il partito marxista-leninista italiano. Le accuse sono arrivate dopo l’intervista che Saviano ha rilasciato a il Venerdì di Repubblica in occasione del compimento dei suoi 40 anni e nel corso della quale l’autore non ha parlato degli intensi rapporti che invece emergono da alcuni stralci delle lettere da lui inviate.

Roberto Saviano accusato da “Il Bolscevico”, lo scrittore non ha parlato del suo periodo giovanile marxista-leninista in un’intervista rilasciata a Repubblica

Per oltre un anno, e più precisamente tra il 1996 e il 1997, un giovane Roberto Saviano allora 17enne ha intrattenuto dei rapporti epistolari con il PMLI e con “Il Bolscevico”. Rapporti di cui lo scrittore, oggi affermatosi soprattutto grazie alla pubblicazione di “Gomorra”, non parla nell’intervista rilasciata a Repubblica in occasione del suo quarantesimo compleanno. Di questa omissione Saviano è stato accusato qualche giorno fa proprio da “Il Bolscevico”, che ha rimarcato come Saviano abbia in qualche modo rinnegato quei suoi ideali giovanili che hanno contribuito alla sua formazione: “In questa intervista, egli non fa cenno del non breve e pur intenso rapporto, durato oltre un anno, che intrattenne con il PMLI e “Il Bolscevico” nel suo periodo giovanile, nel passaggio tra l’adolescenza e la maturità, quando si definiva, come nella sua prima lettera spedita al PMLI il 3 maggio 1996, con la richiesta di inviargli testi e altro materiale informativo sul Partito, ‘un ragazzo da sempre impegnato nella lotta di classe e militante della sinistra rivoluzionaria extraparlamentare’, di tendenza ‘guevarista/trotzkista‘”.

Roberto Saviano accusato da “Il Bolscevico”, da marxista-leninista a borghese riformista

In sostanza , se è vero che Saviano ha condotto lottecontro la camorra e tutte le mafie, in difesa dei migranti e dei rom contro il razzismo, la xenofobia e il fascismo contro l’aspirante duce d’ Italia Matteo Salvini”, “il berlusconismo, mafia capitale, l’ attacco alla libertà di stampa del ducetto Di Maio e i suoi ‘taxi del mare’, il demagogo De Magistris e il corrotto De Luca, il decreto fascista e razzista Minniti“, lotte che il giornale gli riconosce, è anche vero che secondo “Il Bolscevico” non lo ha fatto da marxista –leninista ma da borghese riformista.

Si legge ancora, proprio con riferimento alla classe borghese: “Perché non spiega come si è potuto creare questo oscuro cambiamento tra il Saviano rivoluzionario e antiriformista di ieri e quello riformista, liberale, pacifista e in certi momenti finanche anticomunista e reazionario di oggi? E in ogni caso, perché nascondere questo passato, a meno che non se ne vergogni di fronte alla classe dominante borghese?

Maria Mento