
Al 23esimo Congresso mondiale di tecnologie dell’informazione, in corso di svolgimento in Armenia, si parla di sicurezza informatica e di possibili rischi
Secondo la teoria del Cigno Nero teorizzata dal filosofo, saggista e matematico libanese Nassim Nicholas Taleb– teoria che si riferisce a eventi inaspettati di amplissima portata e capaci di ingenerare gravi conseguenze- non c’è alcuna possibilità scientifica di calcolare eventi rari che abbiano un impatto significativo dal punto di vista storico rispetto ali eventi di caratura ordinaria. Adesso, gli esperti mondiali della sicurezza dicono che un evento da cigno nero potrebbe mettere in pericolo i sistemi di sicurezza informatici e che c’è la necessità di prepararsi al meglio in questo senso.
Sicurezza mondiale a rischio, a Yerevan il Congresso mondiale di tecnologie dell’informazione
È attualmente in corso, in Armenia, il 23esimo Congresso mondiale di tecnologie dell’informazione (Yerevan, 6-9 ottobre 2019). Il tema di quest’anno è “The power of decentralization” e in queste ore viene discusso da oltre 2mila delegati provenienti da 60 diversi Paesi del mondo. I temi che gli esperti stanno esaminando e sviscerando sono legati all’Intelligenza artificiale, alla sanità digitale, alla decentralizzazione, all’e–commerce, all’inclusività, all’impatto dell’ICT sull’educazione. Tra i personaggi maggiormente di spicco che sono intervenuti ritroviamo l’ex Presidente Usa Barack Obama, il co-fondatore di Facebook Mark Zuckerberg, Ginni Rometty (Presidente e CEO di IBM) e Richard Clarke. Quest’ultimo esperto è l’ex coordinatore nazionale per la sicurezza degli Sates.
Sicurezza mondiale a rischio, i sistemi tecnologici sempre più vulnerabili agli attacchi
Secondo una notizia riportata dal Daily Star, pare che gli esperti di sicurezza globale discuteranno del prossimo, possibile, evento catastrofico che potrebbe colpire i sistemi di sicurezza nazionale, portando a una vera e propria apocalisse informatica e non solo. Le apocalissi da cigno nero sono imprevedibili e di diversa natura. Sistemi di sicurezza sempre più sofisticati ma anche sempre più fragili e bypassabili: come far fronte a questa emergenza?
“Diamo per scontato che questi sistemi tecnologici continuino a funzionare senza interruzioni. Ma non sono mai stati così esposti e vulnerabili come lo sono oggi, rappresentando una minaccia esistenziale per ogni livello della società, dai governi nazionali, provinciali e locali alle imprese, alle istituzioni della società civile, fino ai privati. Tuttavia questa fragilità è ingiustificatamente sottovalutata”, hanno dichiarato gli esperti. La questione riguarda una gestione intelligente del rischio in un mondo- come quello attuale- nel quale le minacce sono sempre più improvvise, invisibili e imprevedibili.
Maria Mento