Un bambino di nove anni è stato accusato di aver ucciso un padre, una nonna e tre bimbi.
Il giovanissimo, di cui non si conosce il nome, è stato accusato di aver dato alle fiamme intenzionalmente un’abitazione a Chicago.
Tre bambini sono morti nel rogo – il più piccolo aveva solo un anno, ndr – mentre altri due sono riusciti a sfuggire alle fiamme. Jason Wall, 34 anni, i suoi figli Ariel, di un anno, Daemeon, due anni, la cugina Rose, due anni anche lei, sono deceduti assieme alla loro nonna, Kathryn Murray, 69 anni.
La fidanzata del 34enne, Katrina Alwood, è riuscita anch’essa a salvarsi dalle fiamme, assieme al figlio più grande.
Il bambino è stato accusato di omicidio di primo grado e di incendio doloso aggravato, come riferito dall’emittente ABC e riportato anche dal Daily Star Online.
Il bambino non finirà in galera anche in caso di condanna
La polizia non ha confermato se vi fosse alcun legame tra l’indagato e le vittime dell’incendio. L’avvocato Greg Minger ha dichiarato ai media statunitensi che la scelta di accusare il bambino “è stata una decisione pesante”.
“È una tragedia – ha detto il legale – ma alla fine si sta accusando un giovanissimo di uno dei crimini più gravi che possono essere compiuti”.
Il procuratore sostiene invece che il fuoco è stato acceso nella consapevolezza che le persone si trovavano all’interno della casa. I media rivelano che anche in caso di condanna il bambino non finirà in prigione, ma verrà sottoposto a terapia obbligatoria, valutazione psicologica e consulenza.