Chiamata Giorno dell’espiazione, festa più santa dell’anno, Yom Kippur si tiene esattamente 10 giorni dopo Rosh Ha Shanà, il capodanno ebraico, con cui gli ebrei sono entrati nell’anno 5780. Si pensa che in quel giorno D-o apra i libri della vita e della morte dove scrivere il nome dei buoni e dei cattivi assoluti. Per tutti gli altri c’è un periodo di riflessione e di appello, in cui si esaminano le proprie azioni, si chiede e si offre perdono. Culmina nel giorno di Kippurim, che prevede quasi 25 ore di digiuno stretto, il più lungo e complesso tra i digiuni previsti dalle festività ebraiche. E’ proibito anche bere quindi forze dell’ordine, militari e medici ne sono esentati perché “chiunque salva una vita, salva il mondo intero” come recita Itzhak Stern nel film Schindler’s List riprendendo una frase del Talmud.
Ma nessuno si esenta mai dal pregare e recarsi in sinagoga ed altre volte nella storia, approfittando di questa ricorrenza, sono stati attaccati degli innocenti. Oggi è accaduto ad Halle, in Germania, a nord-ovest di Lipsia dove sono stati sparati colpi di mitragliatrice davanti ad una sinagoga, il bilancio attuale è di due morti. Colpito anche il cimitero ebraico con una granata. A meno di 20 km da Halle , nel paesino di Landsberg è avvenuta una sparatoria.
La polizia tedesca comunica che gli aggressori sono in fuga a bordo di un veicolo: “Chiediamo alle persone di rimanere al sicuro nelle loro case”. La stazione dei treni della città è stata chiusa.
In questo articolo potete leggere maggiori dettagli sul terribile attentato odierno.
S.A.