Lo scorso marzo parlammo già delle gravi accuse mosse da Sabrina Landucci – sorella di Marco, ex portiere in seconda dell’Inter ed ex allenatore in seconda della Juve – a Mario Cipollini, ex leggenda del ciclismo italiano nonché suo ex marito.
A distanza di sette mesi – durante il processo in corso in cui Cipollini è imputato per stalking, lesioni e maltrattamenti in famiglia, le accuse della Landucci (che è stata con l’ex ciclista dal 1993 al 2005) – le accuse sono confermate e, se possibile, il quadro che emerge è anche peggiore.
Questo il racconto della Landucci di un episodio avvenuto prima della separazione: “Eravamo nella nostra casa di Monte San Quirico, vicino a Lucca. Nel pomeriggio durante una gita in bicicletta avevamo avuto l’ennesimo litigio. Mio marito mi aveva lasciata sola ed era arrivato a casa prima di me. Quando sono arrivata io e mi sono vestita per andare dall’estetista, lui mi ha picchiata e trascinata in camera. Poi mi ha puntato una pistola carica alla tempia. Non era neppure la prima volta perché mi aveva già rincorso un’altra volta armato con la sua pistola”.
Quindi, secondo quanto riportato da calciomercato.com, la Landucci ha raccontato altre drammatiche violenze: “Una volta fu così violento che la domestica telefonò a mia madre chiedendo aiuto. Le disse di venire immediatamente perché il signor Cipollini stava massacrando sua figlia. Ero in auto con un’amica e lui ci ha inseguiti per poi tagliarci la strada. Infine è uscito dalla sua auto e ha preso a calci la nostra”.