Sta facendo discutere lo status di Facebook pubblicato ieri da Francesca Lorenzi, candidata consigliera comunale a Firenze con Fratelli d’Italia (la donna è arrivata seconda per numero di preferenze ma non è stata eletta), legato ai funerali delle vittime – 13 accertate, al momento – dell’ennesimo naufragio al largo di Lampedusa.
La Lorenzi scriveva (in uno status che non è più possibile leggere ma che ci riporta NextQuotidiano):
“Sicuramente mi attaccherete in tanti ma lo sapete come sono fatta, ciò che penso dico… Ho visto al tg le immagini di coloro che sono morti al largo di Lampedusa. poi ho visto tutte le bare in fila e mi sono domandata chi avesse pagato quelle bare e quei funerali…
Venale? Cinica? No, realista dal momento che ci sono famiglie italiane che non possono permettersi 4 o 5mila euro, minimo, per accompagnare il proprio caro al cimitero… E adesso attaccatemi pure ma chi ci è passato può capire di cosa parlo…”
Al netto del fatto che è discutibile che il primo pensiero di qualcuno dinnanzi alla visione di una serie di bare sia legato ai costi del funerale (e a chi li sostenga), la cosa che colpisce è che la Lorenzi – wannabe consigliere comunale – ignori come tutti coloro i quali abbiano problemi economici possano usufruire del cosiddetto funerale di povertà, volto a coprire in toto i costi del funerale qualora il morto o i suoi cari vivano in condizioni di indigenza, o del funerale sociale.
Lo ha ricordato proprio NextQuotidiano – che cita con ogni probabilità La legge per tutti:
A tal fine, il Comune stanzia una cifra fissa all’anno con la quale pagare il funerale ai poveri. A differenza dei cosiddetti funerali di povertà, per i funerali sociali il Comune chiede di praticare uno sconto del 50% perché i soggetti sono seguiti dai servizi sociali e si trovano in condizioni di particolare difficoltà. In seguito, la restante somma (circa mille euro) viene pagata dai parenti del defunto, quando sono in grado di farlo, o – come più spesso avviene – dal Comune.
Ma qualora non ci si volesse fidare di NextQuotidiano, basterebbe comunque fare una rapida ricerca online.
Provate a scrivere “chi paga il funerale se non ho soldi” (che è anche una delle ricerche suggerite da Google andando a comporre la frase): capirete così che le vittime dell’ultimo naufragio di Lampedusa non sono privilegiate.
Come se poi morire fosse un privilegio.