Il Giappone sta facendo i conti con i danni del tifone Hagibis che ha provocato la morte di due persone. Nella stessa giornata anche un terremoto intenso
Due eventi catastrofici nell’arco di poche ore e nello stesso Paese. Deve fare i conti con il più violento e pericoloso tifonde degli ultimi 60 anni il Giappone, che si è preparato all’arrivo della tempesta predisponendo una maxi evacuazione che ha coinvolto complessivamente oltre 7 milioni di persone. E’ Hagibis il super tifone che ha colpito le coste giapponesi provocando impressionanti mareggiate che hanno allagato interi paesi, per poi spostarsi diretto verso Tokyo. La zona interessata dai danni provocati da venti superiori ai 216 km/h è compresa tra la prefettura di Shizuoka e quella di Gunma dove il tifone più devastante dall’inizio dell’anno ha causato la morte di 2 persone mentre altre 30 sono rimaste ferite. Secondo quanto riferito dalle autorità una delle vittime sarebbe un uomo travolto da una slavina a Timioka-shi mentre un’altra persona è deceduta a Chiba: si trovava all’interno della sua auto trascinata via dalla forza del vento che l’ha letteralmente rovesciata. Tre i dispersi e quattro persone risultano ferite gravemente.
Oltre al tifone un terremoto di M 5.7
Si tratta di precipitazioni senza precedenti, come confermato dalle autorità, con oltre 1000 mm di pioggia caduta nell’arco di poche ore, bloccando quasi interamente il traffico aereo e ferroviario e obbligando le autorità a spostare decine di migliaia di persone nei rifugi fornendo loro sostegno e assistenza. Ma non solo perchè il Paese è stato interessato, nella giornata del 12 ottobre, anche da una scossa di terremoto di magnitudo 5.7 della scala Richter, avvertita anche nella periferia orientale della capitale giapponese, già scossa dalla supertempesta.