I soldi non fanno la felicità.
Modo di dire anche banale, ma confermato anche da un uomo, vicintore di 35 milioni di euro al Superenalotto, la cui fortuna s’è rivelata in qualche forma una disgrazia.
A volto coperto, l’uomo s’è raccontato durante la puntata odierna di ItaliaSì! (programma di Rai1): “Vivo in un comprensorio con la vigilanza. A mio figlio ho dovuto mettere una guardia del corpo. Non sto più nel paese dove ero prima, lì lo sanno tutti che ho vinto”.
Vincita giunta con i numeri giunti in sogno alla madre che dapprima gli ha regalato la possiblità di passarsi qualche sfizio (“stavo per comprare la Lazio, volevo comprare la Lazio”) e di effettuare cose che viceversa non avrebbe potuto fare (“grazie alla vincita ci siamo potuti permettere la fecondazione assistita. Mia moglie a 51 anni ha avuto il nostro bambino”) ma nonostante tutto adesso non si sente più così fortunato: “ho fatto del bene a tanta gente, ho coperto debiti di amici. Ma adesso mi sento solo”.
Questo il racconto per esteso: “Ho fatto del bene a tanta gente, ho coperto debiti di amici. Ma adesso mi sento solo. Gli unici veri amici che ho sono quelli che non mi hanno mai chiesto un euro. La spesa più pazza che ho fatto è stata un posacenere, l’ho pagato 500 €. Però la cosa più bella e non avere preoccupazioni quando devi comprare qualcosa: se devo comprare la macchina ci metto 10 minuti Il biglietto vincente l’ho portato al direttore della banca sotto casa, lui mi ha dato un titolo e il giorno dopo sono venuti col portavalori a ritirare la schedina vincente. Mi sono tolto molti sfizi, soprattutto quello di aiutare gli amici. Un mio amico aveva un debito con la banca sono andato a cena a casa sua e gli ho fatto trovare sotto il piatto un mio assegno con i soldi che gli servivano a coprire il debito. Ad un mio amico ho pagato il mutuo”.
E così questo anonimo vincitore si è spinto a dare un consiglio al vincitore del maxi jackpot di Lodi: “al vincitore dei 200 milioni di Lodi direi non ti fidare di nessuno. Il 90% della gente che si avvicina e solo perché vuole soldi”.