Un fan del “bondage” è morto dopo essersi iniettato del silicone nei testicoli.
L’obiettivo dell’appassionato di pratiche erotiche spinte era di riuscire a rendere i suoi testicoli “grandi come un pallone da basket”.
Tuttavia, sembra che Tank Hafertepen (questo il nome dell’uomo, ndr) sia stato costretto a praticare queste iniezioni da un gruppo BDSM di Seattle, di cui faceva parte: lo riporta il Daily Star Online.
La madre di Tank, Linda Chapman,ha infatti deciso di fare causa ai cinque partner di suo figlio, deceduto in seguito alle iniezioni. L’iniziativa della mamma di Tank è sostenuta anche dal fratello della vittima, Ben.
Il 29enne in precedenza si chiamava Jack, ma in seguito ha deciso di cambiare nome e di prendere il cognome del suo maestro, Dylan Hafertepen.
La mamma di Tank ha denunciato il “maestro”
Stando a quanto emerso nelle indagini, Tank e anche altri uomini sono stati incoraggiati a iniettarsi il silicone per rendere più grandi i genitali.
Dylan Hafertepen avrebbe inoltre stimolato i suoi “partner” a sollevare pesi, assumere steroidi e consumare più pasti, come parte di una cultura del “guadagno”.
Oltre a Dylan Hafertepen, la madre di Tank ha denunciato anche Daniel Balderas Hafertepen, Charles Osborn, Matthew Scott e Philip Myers per “morte ingiusta, negligenza, inflizione intenzionale di sofferenza emotiva”. La famiglia chiede i danni e cerca di rovesciare la volontà di Tank, che ha anche lasciato dei soldi a Dylan.